Egregi signori proprietari,
Abbiamo pubblicato integralmente la vostra chilometrica replica (note autobiografico-melenso-amorose incluse) che però aggiunge ben poco a quanto già si sapeva, a parte la notizia che ci date secondo la quale bizzarramente la gente per accedere alla caletta si sarebbe ostinata a passare dalla vostra proprietà, addirittura facendosi posto nella rete, invece di accedere da due comodi passaggi(!).
Da quel che ci risulta quello dalla spiaggia dell’Ogliera non esiste più (causa erosione) e l’altro Il sentiero che in origine era sull'altra costa del fosso dell'Ogliera, è ormai abbandonato da anni.
Quindi la gente passava per la pineta privata, un terreno che, a quanto si dice a Pomonte, da quando l’ ex proprietario lo aveva messo in vendita era stato abbandonato.
A questo punto le soluzioni sono due : o il Comune ripristina e segnala il vecchio accesso o si utilizza il "nuovo", perché così l'accesso alla costa di fatto è precluso e la legge non lo permette. Ed a noi, così come crediamo anche a Legambiente ed alla “terribile” Signora romana, andrebbero bene entrambe le opzioni.
Ciò premesso notiamo che a leggere il regolamento del Parco riguardante le Zone B dove ricade la vostra proprietà, la piattaforma e la discesa in legno sembrerebbero proprio abusive, è certamente abusivo anche il pezzo di reticolato aggiunto e pure il reticolato ripristinato secondo “le regole dettate dal Parco” non pare molto regolare, visto che come voi scrivete “la pineta dentro il Parco non è edificabile, coltivabile ed è vietato il campeggio” e visto che le norme del Parco vietano i reticolati in zona B se non a servizio di aziende agricole pre-esistenti…
Per quanto riguarda il nesso con gli uccelli proviamo a spiegarlo: la Zona B del Parco è stata istituita per difenderli da qualsiasi modifica, anche perché quell’area è compresa in una Zona di Protezione Speciale dell’Unione Europea istituita, ma guarda un po’, in base alla Direttiva UCCELLI.
Come ElbaReport abbiamo riferito non accuse ma richieste di chiarimento avanzate alle istituzioni interessate da Legambiente Arcipelago Toscano che ha ricevuto altre segnalazioni di frequentatori di quei luoghi che evidentemente non pensano si tratti di semplice ripristino.
Se avrete la pazienza di controllare vi accorgerete che gli ambientalisti, dopo aver ricevuto le segnalazioni, utilizzano questa procedura in tutti i casi simili ai vostri.
Comunque su una cosa siamo perfettamente d’accordo: se è stata violata qualche norma dovranno essere presi i provvedimenti necessari ed il più rapidamente possibile.
Ma per saperlo se ci sono state violazioni (come a noi parrebbe) pensiamo di dover attendere poco visto che da Pomonte ci hanno segnalato che verifiche da parte di chi di competenza (in loco)sarebbero gia state effettuate nella giornata odierna....
Buona permanenza in quest'Isola che, se ce lo consentite, anche noi amiamo e da molto prima della vostra "scoperta",e che amiamo libera e fruibile,contro le pretese esclusivistiche di chi vorrebbe mettere le sue spiagge in gabbia.
sergio rossi