A quanto pare l’onda anomala provocata dal traghetto veloce della Corsica Feerries che sta facendo discutere molto all’isola d’Elba per il suo impatto sulle spiagge non è una novità. A leggere le cronache liguri di un paio di anni fa, la Capitaneria di Porto di Savona decise di utilizzare il ritiro della "patente" per i comandanti dei traghetti che non rispettano i limiti di velocità per contrastare quello che la Repubblica di Genova presentava come «L'ormai annoso fenomeno dell' onda "anomala". Così sono stati soprannominati i cavalloni, alti anche un metro e mezzo che da due anni investono all' improvviso le affollate spiagge di Bergeggi, Vado Ligure, Spotorno e Noli, nella riviera savonese» e scriveva che «Non sono però fenomeni naturali visto che a crearli sono i traghetti della Corsica Ferries la compagnia che a Porto Vado ha il suo terminal. In particolare quelli che, per recuperare il ritardo, arrivano a tutta birra nella rada di Vado».
La Capitaneria intervenne su sollecitazione dalle associazioni degli stabilimenti balneari e dai sindaci dei comuni costieri, e dette il via a una campagna anti-onda. I marinai della Guardia Costiera, appostati in cima all' Aurelia spiavano gli arrivi dei traghetti con il binocolo e una video camera e dopo due giorni venne fatto il primo verbale al comandante di un traghetto della Corsica Ferries.
La Capitaneria decise di ricorrere alla tolleranza zero prima che un'onda anomala provocasse qualche incidente grave e Riccardo Borgo dell' Associazione proprietari bagni marini, spiego che «Tutte le volte che si verifica il fenomeno c' è qualcuno che viene sommerso mentre prende il sole. A parte la paura c' è il danno per telefonini, walk-man o vestiti da buttare, ma lo scorso anno una mia cliente che stava salendo su un gozzo si è rotta un dito. E se l'onda dovesse arrivare quando c'è qualche bimbo a riva? Sa cosa vuol dire una massa d' acqua alta più di un metro che spunta all' improvviso, con il mare calmo fino a un secondo prima?».
Le stesse critiche che oggi si sentono da bagnanti ed ambientalisti all’Elba ed anche allora un funzionari della Corsica Ferries spiegò che «Dal 1998 con modifiche tecniche abbiamo già dimezzato l'onda. E la multa è arrivata in un giorno con difficili condizioni meteo. Comunque siamo disposti ad ascoltare ogni suggerimento».
Ma nel 2010 in due mesi il traghetto della Corsica Ferries collezionò due verbali milionari della Capitaneria di Porto perché una delle navi di Pascal Lotà aveva sollevato un'altra onda di grosse dimensioni che aveva investito la spiaggia di Bergeggi e i gestori dei bagni marini chiedevano l’istituzione di un "osservatorio speciale" per monitorare giorno e notte tutto il litorale da Varazze sino a Spotorno. Preoccupati anche gli ignari bagnanti che investiti sulla dall’onda improvvisa perdevano telefonini, occhiali da sole ed anche portafogli e qualche bambino è stato travolto dall’ondata».
Anche all’Elba i bagnanti abituali e locali sono ormai “sincronizzati” con il passaggio delle “navi gialle” e in alcune spiagge l’onda anomala è diventata l’occasione per surfare o per farsi trasportare dopo un tuffo, invece i turisti appena arrivati ed ignari si vedono sommersi da questo repentino muro d’acqua.
Albino Serena