L’ Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) ha annunciato oggi che «Da alcuni giorni è stato segnalato nelle acque costiere del ponente ligure un esemplare di manta che appartiene alla specie Mobula mobular (Bonnaterre, 1788), un animale raro e protetto che è assolutamente vietato avvicinare, toccare o molestare».
La manta è chiamata anche diavolo di mare ma mai nome fu meno appropriato, come sottolinea l’Isopra, «Questa specie, presente in tutto il Mediterraneo, non rappresenta un pericolo per l’uomo, in quanto non è aggressiva e dispone solo di un aculeo a scopo difensivo posto alla fine del dorso (dove inizia la coda)».
Anche i pescatori dell’isola d’Elba da tempo segnalano la presenza di numerose mante e dicono che la loro presenza è da collegasi ad un mare che quest’anno sembra particolarmente ricco di plancton, kryll, acciughe e sardine che attirano le mante ma anche tonni, delfini e balene. Insomma, il santuario internazionale dei mammiferi marini Pelagos, nonostante l’abbandono politico, i frequenti incidenti e violazioni delle regole e l’accumulo di microplastica. è ancora vitale e riserva magnifiche sorprese come quelle dell’avvistamento di una manta.
L’Ispra ricorda che «La manta è protetta e listata sia nell’appendice 2 della Convenzione di Berna, sia nell’allegato II del Protocollo Spa/Bio della Convenzione di Barcellona, poiché è considerata specie vulnerabile». A questo proposito, i ricercatori dell’Ispra ricordano ai bagnanti, alla popolazione e a tutti coloro che dovessero trovarsi nell’area, che è vietato infastidire ed anche semplicemente toccare l’esemplare di manta che frequenta le acque costiere liguri, proprio per la sua vulnerabilità e perché si tratta di esemplare protetto dalla legislazione internazionale».
Legambiente Circolo dell'Isola d'Elba