Il protocollo d’Intesa firmato da IBM e Terna Plus con il Comune dell’Isola del Giglio, l’Ente Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, l’Acquedotto del Fiora e la SIE, società concessionaria della produzione e distribuzione dell’energia elettrica nell’isola, prevede «Fonti rinnovabili, sistemi per l’accumulo dell’energia, veicoli elettrici e soluzioni hi-tech per la gestione della cosiddetta Domanda Attiva: un mix di soluzioni innovative che potranno fare dell’Isola del Giglio una vera e propria “smart island”» e l’accordo riguarda anche l’isola di Giannutri, per la quale nei mesi passati Legambiente Arcipelago Toscano si oppose all’ampliamento della centrale a gasolio dicendo che erano possibili le soluzioni proposte dal nuovo protocollo d’intesa.
In una nota Terna ed IBM sottolineano che «L’intesa ha l’obiettivo di dotare il territorio dell’Isola del Giglio di un sistema elettrico all’avanguardia in quanto più efficiente, smart, meno inquinante e più sostenibile dal punto di vista ambientale. Sull’Isola del Giglio, infatti, come in altre isole non connesse alla rete elettrica nazionale e gestite da imprese elettriche minori, la produzione di energia elettrica è attualmente affidata a motori alimentati a gasolio – che disperdono nell’ambiente circa i tre quarti dell’energia sotto forma di calore refluo – molto impattanti dal punto di vista acustico e delle emissioni di fumi nocivi. Oltre ad essere particolarmente dannosa per l’ambiente, l’elettricità così prodotta ha un costo mediamente sei volte superiore rispetto al prezzo continentale, che si traduce in un maggior onere in bolletta di oltre 60 milioni di euro l’anno». La proposta di Terna Plus e IBM punta a «realizzare soluzioni altamente innovative che potranno fare dell’Isola del Giglio una vera e propria “smart island”».
Attualmente, per soddisfare la domanda di energia dell’Isola del Giglio (circa 10 milioni di kilowattora l’anno), vengono bruciate più di 2.300 tonnellate di gasolio, scaricando così nell’atmosfera 7.500 tonnellate di CO2 ed altre sostanze climalteranti ed inquinanti come diossido di zolfo, diossido di azoto e monossido di carbonio.
Le soluzioni proposte con il protocollo prevedono una gestione intelligente e integrata della rete che secondo Terna e IBM, «Consentirà di ottenere importanti benefici dal punto di vista ambientale con un “sistema ibrido” che grazie all’introduzione di impianti fotovoltaici e sistemi di accumulo, permetterà il dimezzamento del gasolio bruciato e l’abbattimento delle emissioni di CO2 fino a 4.000 tonnellate annue. A questi vanno sommati i vari benefici indiretti, come ad esempio quelli relativi alla riduzione delle emissioni legate al trasporto del combustibile dalla terraferma all’isola. L’esperienza maturata dal gruppo Terna, anche nella realizzazione di impianti rinnovabili e di sistemi di accumulo dell’energia, insieme alle competenze di IBM e della sua divisione Research-as-a-Service, in ambito integrazione infrastrutture (System of Systems, Cloud, Analytics) e progettuali (Smart City, Smart Grid, Smart Metering – all’Isola del Giglio si farà leva sul sistema di gestione dei contatori elettronici), è fondamentale per proporre un innovativo progetto di “sistema ibrido” in grado di ridurre il costo dell’energia elettrica con un conseguente beneficio economico oltre che ambientale».