Ritenendomi in un certo senso pioniere sull'Isola in termini di "zero emissioni", avendo acquistato il mio primo mezzo elettrico, una bici a pedalata assistita, ormai circa 12 anni fa, quindi uno scooter elettrico qualche anno dopo, infine la mia piccola utilitaria elettrica che uso regolarmete per gli spostamenti cittadini (molti la conosceranno ormai, quella brutta ma comodissima auto viola e gialla che gira per le strade senza fare fumo né rumore), mi permetto di dire la mia, per fornire, se è possibile, un contributo al c.d. Paes, di cui ho appena letto sulle vostre pagine.
Ritengo, come ho già avuto modo di scrivere qualche volta, che il primo ed indispensabile passaggio verso l'abbattimento delle emissioni, con particolare riguardo a quelle provocate dai veicoli a combustione interna, sia il GPL: è assurdo ed assolutamente anacronistico che ancora all'Isola non ci sia un distributore in grado di fornire questo carburante che non solo è meno inquinante degli altri, ma è pure sensibilmente più economico!!! Sapendo che i privati si sono già mossi in tale direzione, è indispensabile che tali iniziative siano sostenute in qualunque modo. Secondariamente, una volta ottenuto questo essenziale "upgrade" della rete distributiva, l'adeguamento del parco macchine andrebbe sostenuto riproponendo, limitatamente alle popolazioni residenti sull'Isola, l'incentivo già concesso dalla Regione anni addietro (l'esenzione di 5 anni dal bollo auto per le auto nuove alimentate a GPL ovvero per quelle vecchie convertite al GPL), del quale gli Elbani non hanno, di fatto beneficiato (chi se la comprava un'auto a GPL, se il GPL non c'era?).
Per quanto riguarda le energia alternative, in particolare solare termico e fotovoltaico, ritengo che il piano potrebbe, anzi dovrebbe, individuare, più che strumenti finanziari, facilitazioni di tipo burocratico e commerciale: ad esempio, per quanto riguarda il fotovoltaico, con l'attuale livello dei prezzi siamo vicini al punto in cui l'investimento è economicamente sostenibile a prescindere dalle tariffe incentivanti; ciò che disincentiva, sull'Isola, è l'incertezza dell'esito delle pratiche burocratiche (in particolare l'autorizzazione paesaggistica) a fronte del loro costo, più o meno fisso a prescindere dalla dimensione dell'impianto (parlo di impianti domestici); chi si "imbarca" in un'impresa che ti costa, senza nemmeno aver iniziato, circa 2500 Euro che potresti veder volatilizzati in caso di rifiuto da parte della Sovrintendenza? E' fondamentale che le autorità promuovano un percorso in grado di chiarire, in modo preventivo rispetto alle singole iniziative private, cosa si può fare e cosa non si può fare, dove, come, ecc... dimodoché il cittadino bendisposto verso queste innovazioni possa affrontare l'investimento con la dovuta fiducia. Inoltre si potrebbe promuovere un protocollo con le associazioni di categoria che rappresentano gli installatori e con quelle che rappresentano i tecnici, per fissare tariffe standard convenienti per servizi da questi forniti, che siano coerenti con i costi oggi più che abbordabili dei prodotti da installare.
Per quanto riguarda la mobilità elettrica è fondamentale che si realizzino dei punti di ricarica; di grande incentivo sarebbe che questi fossero dislocati in aree strategiche, con parcheggi riservati, in modo che l'automobilista ottenga il vantaggio di trovare facilmente il posto auto anche in zone abitualmente congestionate o addirittura irraggiungibili (penso alle ZTL), potendo poi approfittare della sosta per ricaricare il proprio mezzo. L'ideale sarebbe l'installazione di pensiline fotovoltaiche che non solo alimentino i caricabatterie delle auto in sosta, ma che forniscano energia per altri usi quando le auto non ci sono; penso ad esempio all'utilità, oltre che visibilità (e quindi ritorno in termini di immagine per la Città), che avrebbero delle pensiline fotovoltaiche sul molo del Gallo: l'energia prodotta servirebbe alle auto, ma anche alla Darsena, ad uso delle imbarcazioni ormeggiate.
Insomma, si può fare molto, con pochi soldi ma con un po' di testa e di cuore; spero che questo sia davvero l'inizio di qualcosa di nuovo e di buono.
Renato Demichieli Vitturi