Comunicato di Agae sul bando per la selezione delle cosiddette Guide del Parco dell'Arcipelago Toscano.
Agae (già Agat) e Confesercenti esprimono perplessità relativamente ai requisiti di ammissione richiesti dal Parco dell’Arcipelago Toscano per la formazione di Guide Parco, requisiti che non tengono conto delle normative della Regione Toscana.
In Toscana esiste già la figura di Guida ambientale regolata dalla LR 42/2000 che è tuttora legittima e che il Parco non avrebbe dovuto ignorare nella compilazione del bando, come indicato nella stessa L. 394.
Le Guide ambientali sono professionisti oramai riconosciuti che operano da anni e con competenza accompagnando gruppi e singoli in escursioni in ambienti naturali.
Le Guide ambientali ritengono fondamentale essere informate e formate da chi gestisce i Parchi, nazionali o regionali, o le aree protette (sia S.I.C. Siti di Importanza Comunitaria, Z.S.C. Zone Speciali di Conservazione o Z.P.S. Zone di Protezione Speciale) e invitano non solo il Parco dell’Arcipelago ma tutti gli enti suddetti a indire seminari di formazione periodici per le Guide che desiderino recarsi, per lavoro, nel Parco piuttosto che effettuare una-tantum selezioni per la formazione di Guide Parco.
Le guide Agae e Confesercenti sottolineano inoltre che sembrano improprie e deleterie per la stessa finalità del bando le scelte di svolgere il corso nella Regione Lazio, dove peraltro non esiste la figura della Guida Ambientale, questa scelta appare quantomeno decontestualizzata visto che la selezione è per diventare Guide Parco dell’Arcipelago Toscano.
Nei mesi marzo – aprile, il periodo in cui si svolge la maggior parte di lavoro della guida, che per la sua peculiarità è stagionale i professionisti che più lavorano e che hanno più esperienza nel territorio del Parco e a cui il bando di selezione punta, già da adesso hanno contrattualizzato impegni con Istituti scolastici, Agenzie di Viaggi e Gruppi organizzati per il suddetto periodo e sono tenuti a rispettarli, rinunciando così al Bando, proprio per quella deontologia professionale cui il bando stesso tende.
Di conseguenza presumibilmente mancheranno alla selezione proprio le figure con più requisiti e più titolate.
Nonostante gli incontri avvenuti fra i rappresentanti di AGAT e Confesercenti con i dirigenti del Parco, nel corso dei quali sono state rappresentate le nostre obiezioni, gli stessi sembrano decisi a proseguire nella loro azione.
E’ evidente che in questo caso impugneremo il bando. A questo proposito abbiamo già conferito apposito incarico allo studio Morbidelli, Berti, Righi, Traina.