Si riscontra la nota in oggetto, acclarata al protocollo generale dell’Ente il 04/07/2016.
Per cercare di sintetizzare una risposta alla S.V. e soprattutto per sgonfiare una polemica che non ha ragione di esistere, direi che i suoi dubbi sono ragionevoli ma che Ella può stare certo che sono e saranno attentamente valutati perché la barriera di ripopolamento oggetto della sua “Lettera Aperta” sarà monitorata per un periodo di 5 anni.
Questo è obbligatorio come previsto dal regolamento Comunitario per il bando dei fondi a sostegno della pesca (la UE è l'Ente che erogherà i fondi per il finanziamento dell'opera e non vi sarà spesa o contributo a carico del Comune o della Regione).
Il monitoraggio, sarà affidato ad un ente pubblico esterno per il quale l'Università di Pisa attraverso il Museo di Storia Naturale ha già dato la sua disponibilità ad impegnarsi per svolgere il lavoro.
Durante il monitoraggio si evidenzieranno tutti gli aspetti e le interazioni ambientali e, se come atteso, gli effetti saranno largamente positivi sull'ambiente marino e sul golfo di Marina di Campo, avremo risolto forse più di un problema.
Giova ricordare che preliminarmente alla stesura del progetto l’Ufficio Tecnico comunale ha fornito gli studi effettuati negli anni precedenti all’interno del golfo di Marina di Campo e precisamente:
lo studio del prof. Pranzini (“studio della dinamica morfologica e sedimentaria del golfo di Marina di Campo” commissionato dall’Amministrazione Galli).
lo studio dell’ Ing. Valentina Vannucchi con la responsabilità scientifica del prof. P.L. Aminti (“studio su modello numerico della nuova diga del porto ai fini del riequilibrio del golfo di Marina di Campo” commissionato dall’Amministrazione Segnini).
Penso sia quindi superfluo sottolineare come da parte di questa Amministrazione ci sia la piena volontà di sfruttare al meglio tutte le conoscenze già messe in campo su un tema tanto importante quanto delicato come è il golfo campese.
Durante tutto l’iter progettuale l’Ufficio Tecnico Comunale ha interagito fattivamente alla stesura dello stesso, avendo a disposizione nelle fila del proprio organico l’Ing. Alessandro Schezzini, conoscitore delle varie problematiche all’interno del golfo, specializzato in opere marittime.
Nella Conferenza dei Servizi, necessaria per ottenere le autorizzazioni per poter procedere, erano presenti sia la Capitaneria di Porto di Portoferraio che la Provincia di Livorno (allora competente in materia).
La Capitaneria di Porto, organo qualificato e competente per quanto concerne la sicurezza a mare, ha espresso parere favorevole rimarcando nel verbale stesso di porre particolare attenzione a tutti i criteri di sicurezza.
La Provincia di Livorno ha inviato alla Conferenza dei Servizi personale del settore “Difesa della Costa” con esperienza decennale nella materia in questione, e anche in questo caso, dopo l’esposizione del progetto, non è stata rilevata alcuna criticità ai fini dell’erosione costiera.
Tutti gli aspetti inerenti la sostenibilità ambientale e alla consulenza scientifica dell'estensore del progetto, sono stati supervisionati dal Prof. Paolo Berni docente dell'università di Pisa a duplice garanzia di fattibilità e sicurezza dell'opera.
Ad ogni modo tengo a sottolineare che, come detto in precedenza, ricercatori dell’Università di Pisa hanno dato la loro disponibilità per illustrare i vantaggi di questa innovativa progettazione e sarà cura di questa Amministrazione convocare un incontro pubblico nel quale si potrà dare ulteriori riscontri e risposte alle diverse domande.
Sicuramente un apporto necessario e indispensabile per meglio approfondire e spiegare la vastità degli studi messi in campo e la solidità degli strumenti scelti.
Nella speranza di aver fornito elementi di risposta, si rimane a disposizione per ogni ulteriore chiarimento.
Lorenzo Lambardi
Sindaco di Campo nell'Elba