Ancora ruspe sulla spiaggia
Da stamani ricevo segnalazioni e lamentele su lavori di rimodellamento della spiaggia della Padulella fatti a macchina, ovvero con delle ruspe. Vengono segnalate, e le immagini lo dimostrano, asportazioni di ghiaie e di posidonia morta da un punto all’altro della spiaggia. In più punti emerge la terra e in alcune zone la superficie viene risarcita prelevando altra ghiaia direttamente in mare. Il mare della pubblicità diventa marrone.
Non voglio e non posso entrare nel merito delle questioni tecniche che più volte sono state dibattute (anche all’inizio di questa stagione balneare). Conosco ormai da anni imprenditori e operatori del settore del movimento terra a Portoferraio e so che sono persone competenti e responsabili. So che è sicuramente preferibile l’impiego di mezzi leggeri e gommati a quello di mezzi pesanti e cingolati.
So anche che cittadini, associazioni, imprenditori del posto e turisti amano molto questa spiaggia, per vari motivi.
Il problema risiede, evidentemente, più che nelle metodiche degli interventi concreti, nella mancanza di un protocollo per la pulizia, gestione conservazione delle spiagge.
Si tratta di una grave lacuna politica e amministrativa, alla quale bisogna porre rimedio.
Una comunità che pensa di vivere (anche) di turismo balneare non può pensare di continuare a ignorare questo problema. Deve esserci un modo corretto di tenere le nostre spiagge, così come si tengono, si spera correttamente, le aiuole, i giardini pubblici, le strade, i lungomare. Su questo penso che siamo tutti d’accordo: cittadini, associazioni, imprese del turismo, rappresentanza politica.
Franco Cambi