Qualcuno si ricorderà la battaglie e le proteste contro le antenne per la telefonia mobile al Puntale, uno dei punti panoramici più belli dell’Elba, che si apre sulla magnifica costa bianca tra Portoferraio e l’Enfola, qualcuno si ricorderà anche che, dopo che vennero comunque erette quelle antenne, le diverse amministrazioni comunali di Portoferraio e lo stesso gestore di telefonia assicurarono che le antenne sarebbero state manutenute alla perfezione, che il punto sarebbe stato migliorato e ripulito, per garantirne una migliore fruibilità.
Non si andò oltre una mano di pittura verde sulle antenne, inizialmente dipinte sulla sommità anche con i colori, a volte male assortiti, di bandiere di Paesi stranieri e guarnite con una “aiuola” di piante grasse e essenze che non richiede praticamente nessuna cura.
Ora, a distanza di anni, mentre impazza la polemica sui parcheggi privati sotto costa definiti di pubblica utilità, mentre lungo la strada che porta all’Enfola il parcheggio selvaggio che si asseriva di voler evitare ha raggiunto vette mai viste, nonostante la sfilata di cartelli di divieto che tutti ignorano, qualche turista non si è accontentato di fermarsi a guardare il bellissimo panorama, ma si è sporto oltre le staccionate, non sempre ben stabili, del Puntale per vedere cosa c’è sotto. E quello che ha scoperto è una vera e propria discarica, un indecente accumulo di rifiuti e di fatiscenti strutture abbandonate, di ferraglia e di eternit.
A questo si aggiunga che la promessa manutenzione e cura delle antenne si è trasformata in “rattoppi” di vernice verde di diverse tonalità, mentre una delle antenne più piccole che finisce con un brillante tubo in alluminio, con le due antenne più grosse prive di parte della copertura, dalla quale si affacciano gli elementi interni. Gli apparati tecnici a terra, dai quali fuoriescono tubi e fili, sono nascosti da una sbiadita rete da cantiere in plastica che è un colpo nell’occhio per il panorama che ci era stato promesso sarebbe stato tutelato e valorizzato.
Quella che Legambiente e altre associazioni e molti cittadini di Portoferraio definirono la vergogna del Puntale si è trasformata in un degrado intollerabile, indegno di un’area così bella a pochi passi dal territorio del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano e nel cuore di una costa che è stata premiata dalla classifica di Legambiente “La più bella sei tu”.
Visti anche i materiali pericolosi di questa discarica diffusa del Puntale, Legambiente Arcipelago Toscano chiede un pronto intervento di Comune ed Esa per bonificarla e che all’operatore di telefonia mobile che ci ha “regalato” lo sfregio antennuto di un magnifico punto panoramico venga imposto di riportare almeno quelle antenne e le intere strutture ad un livello dignitoso, se non proprio finalmente a toglierle di torno, come qualcuna aveva assicurato sarebbe successo nel giro di pochi anni.