Che i parchi attraversino una crisi sempre più grave e paralizzante è sotto gli occhi di tutti. Ed è tanto più sconcertante che ciò avvenga mentre sul piano europeo numerose aree protette del nostro paese ricevono importanti riconoscimenti al nord come al sud. Riconoscimenti che il ministero continua a ignorare tanto che il personale dei parchi è stato costretto a manifestare a Roma mentre decine di associazioni ambientaliste e di categoria solidarizzano con loro. Anche alcuni parlamentari sono stati coinvolti perché impediscano nuovi tagli che non fanno onore ad un paese che l’ambiente l’ ha già straziato quanto basta.
Questa situazione nazionale segnata profondamente anche da politiche regionali e locali che hanno inciso a loro volta negativamente su un contesto già critico e malmesso, non può essere isolata o valutata distintamente e separatamente da quel che sta succedendo sul piano istituzionale, specialmente in rapporto al titolo V.
Lo stato infatti sta intervenendo, dopo scandali e fallimenti sul piano del governo del territorio, da cui non escono bene né le regioni né gli enti locali, con un intento chiaramente invasivo nel senso di riaffermare un ruolo nazionale che non esce certo meglio di quello regionale e locale da questa crisi. E i parchi senza ombra di dubbio sono un esempio quanto mai probante di questa inadeguatezza ‘nazionale’ specie del ministero dell’ambiente. Ecco perché la risposta dei parchi non può esaurirsi o limitarsi a scaramucce e proteste pur legittime e sacrosante di tipo sindacale.
I parchi al pari degli altri soggetti istituzionali oggi coinvolti in una vera a propria crisi del governo del territorio devono rivendicare e sostenere un ruolo e uno spazio oggi mortificato, penalizzato e negato. I parchi come i comuni e le province si sono dotati di una associazione nazionale che ha avuto e deve avere questo ruolo di responsabilità Istituzionale, culturale e di proposta di cui risponde al mondo dei parchi e delle aree protette e alle istituzioni di cui parchi e aree protette sono espressione.
Renzo Moschini