Rimuovere le cento discariche abusive che costellano l'isola, soprattutto quelle di rifiuti ad alto impatto ambientale: carcasse di elettrodomestici, inerti, mobili, che intravedi sottostrada passando in auto o lungo alcuni dei sentieri che portano ai suggestivi panorami, chiedendoti “ma non facevano prima a portarli alla Casaccia, che è pure gratis?”.
Ed abituare le persone, con le buone (informazione) e con le 'cattive' (sanzioni) al corretto smaltimento, appunto.
Questi gli obiettivi del progetto “10.000 mani per l'Elba - Insieme per un'isola più accogliente”, presentato nel pomeriggio di mercoledì a Portoferraio dal Viceprefetto Giovanni Daveti, dalla Presidente di Elbana Servizi Ambientali Gabriella Solari e dal Comandante il Corpo Forestale dello Stato Marco Pezzotta.
Presenti anche, oltre diverse Associazioni di volontariato, le categorie economiche e singoli cittadini, il Parco con il Vice Angelo Banfi e Sindaci e Amministratori, a partire da quelli interessati alle giornate di pulizia previste, la prima delle quali domenica 27 novembre con il seguente programma:
Ore 08,45: Incontro con i volontari e consegna kit
- a PORTOFERRAIO presso Bivio Colle Reciso
- a MARCIANA MARINA presso parcheggio spiaggia Fenicia
- a PORTO AZZURRO presso parcheggio Piazza del mercato
Ore 09,00: Inizio rimozione rifiuti abbandonati
Ore 12,00: Raduno di quanto raccolto per il successivo ritiro (ESA)
Ore 12,30: Ristoro ai partecipanti.
Le altre giornate dedicate all'ambiente, sempre con il coinvolgimento delle scuole, saranno ancora il 22 gennaio, il 15 febbraio e, dedicata alle spiagge di tutta l'isola, il 4 marzo.
Il 24 e 25 novembre, inoltre, sarà possibile, prenotando a 0565/916557 e Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., visitare gli impianti ESA del Buraccio, per rendersi conto di come "la somma di tanti piccoli gesti individuali sbagliati nel fare (male) la differenziata si trasformi in costosi problemi di smaltimento”, ha fatto notale Gabriella Solari.
Questo passaggio verso un maggiore civismo nello smaltimento dei rifiuti da parte dei cittadini, da favorire senz'altro con un'informazione più costante e capillare, è la condizione senza la quale si renderà più problematica l'applicazione degli annunciati nuovi piani industriali di ESA, volti ad aggiungere al trattamento della frazione umida (che ha raggiunto buoni risultati, così come le percentuali di differenziata raggiunte, Marciana Marina in testa) il recupero e il trattamento il loco di altre parti di rifiuti 'leggeri', rendendoli così 'prodotto', risorsa anzichè costo.
CR