Il Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES) dell’Isola d’Elba, contiene le strategie condivise tra le 8 Amministrazioni Comunali, per ridurre le emissioni di gas serra dell’intero territorio dell’Isola.
Gli 8 Comuni elbani si sono impegnati a ridurre le emissioni di CO2 entro il 2020 (almeno del 30% rispetto al 2004) attraverso il coinvolgimento degli attori principali del territorio, sia pubblici che privati per attivare azioni di sviluppo locale, in una logica di partnership pubblico – privato capace di aggregare risorse tecniche e finanziarie.
Dentro il PAES vi sono progetti interessanti, come i due progetti proposti ricadenti all’interno del territorio di Portoferraio.
Per quanto riguarda il primo progetto si prevede una riqualificazione energetica, ambientale ed urbanistica dell’intero Centro Storico di Portoferraio.
La riqualificazione energetica, ambientale ed urbanistica passa attraverso l’uso della tecnologia dell’idrotermia marina associata a pompe di calore con l’attuazione del tele – condizionamento degli edifici pubblici e privati (disponibilità di energia rinnovabile a buon mercato, ed a Km zero).
Le pompe di calore verranno alimentate con pannelli fotovoltaici integrati, posti nei lucernai del mercato coperto, i quali serviranno anche per alimentare auto e battelli elettrici di servizio pubblico.
Il nuovo sistema impiantistico permetterà, attraverso la realizzazione di infrastrutture senza impatto paesaggistico (tipo cunicoli tombati), di eliminare tutte le parabole satellitari, le pompe di calore ad aria, le linee telefoniche ed elettriche, fissate alle facciate o poste sopra le coperture degli edifici. Questo permetterebbe di recuperare gli edifici del centro storico, riportando le vie e le scalinate ad un aspetto “ottocentesco”, ottenendo inoltre un importante risparmio energetico ed economico per gli utenti, dovuto all’uso massivo di energia rinnovabile come quella del mare e del sole.
Il secondo progetto proposto prevede 2 interventi: il primo di interesse pubblico (nell’area delle ex saline a Schiopparello); il secondo di interesse privato (presso le Terme di San Giovanni – loc. San Giovanni, Portoferraio).
Per i due interventi è previsto la realizzazione di 2 stagni solari, che non sono altro che la realizzazione di due piccoli bacini d’acqua salata, con una profondità media di circa 2 m, dove la radiazione solare garantisce un incremento della temperatura del fluido inferiore (acqua e cloruro di sodio), che per quanto riguarda l’intervento di Schiopparello, attraverso un teleriscaldamento, permetterebbe di riscaldare e raffrescare 270 abitazioni della zona, mentre per l’ intervento delle Terme di San Giovanni, si potrebbe realizzare una nuova stazione di talassoterapia, attuata mediante pozze termali di acqua marina, riscaldate con la tecnologia dello “stagno solare” (solar pond), che risulta una tecnologia estremamente semplice, tanto da essere la più economica tra tutte quelle attualmente disponibili nel campo del solare termico.
Con tali interventi si aprirebbe un mercato del “turismo energetico”, che sta diventando una realtà in crescita, come risulta dai numeri presentati da Enel che dal 2002 ha avviato il progetto “Centrali aperte”, il cui scopo era di far scoprire il funzionamento e il percorso dell’energia, entrando in diverse centrali: idroelettrica, eolica, termoelettrica, geotermica e fotovoltaica.
Con tali interventi, Portoferraio potrebbe diventare una "Comunità Energetica aperta".
PAES Isola d'Elba - stralcio di idrotermia e stagno solare
Progetto elaborato con il contributo dell’arch. Massimiliano Pardi, dell’ing. Alessandra Rando
e dell’ing. Piergiulio Avanzini (Clenergy)