Legambiente si complimenta con la Capitaneria di Porto di Portoferraio per la brillante operazione che ha portato all’individuazione dell’irregolare realizzazione di alcune opere eseguite sul pubblico demanio marittimo in violazione sia al codice della navigazione che a quello penale per i presunti reati di occupazione abusiva di demanio marittimo ed invasione di terreni e a violazioni al codice dell’ambiente.
La segnalazione era stata fatta nelle scorse settimane a Sindaco di Capoliveri, Soprintendenza e forze dell’ordine da parte di Legambiente Arcipelago Toscano dopo che Legambiente Toscana aveva ricevuto la un segnalazione . che che risulterebbe inviata anche agli uffici del Comune di Capoliveri, nel quale si leggeva: «la presente per denunciare lo sbancamento di un tratto di costa adiacente alla spiaggia di Pareti nel Comune di Capoliveri (Isola d'Elba) con successiva cementificazione con gradini e fondamenta come si vede bene dalle foto allegate scattate dal mare. Simile abuso ha rovinato irrimediabilmente la costa di Pareti e credo che non sia stato autorizzato in alcun modo visto che il lavoro è stato fatto sbancando dall'interno in modo da non essere immediatamente visibile dal mare. Sono state poste anche delle reti per cercare di contenere la caduta massi. Mi auguro che gli uffici indirizzatari della presente mail prendano immediatamente provvedimenti per bloccare questo scempio destinato a peggiorare».
Come segnalava Legambiente Arcipelago Toscano, «L'intervento sembra essere stato realizzato sulla scogliera che divide la spiaggia di Pareti da quella di Morcone, sul lato sinistro spalle al mare. Prima di questo intervento l'area appariva coperta da fitta macchia mediterranea e con la scogliera quasi chiusa, solo con un piccolo e ripido sentiero verso il mare. Già da tempo nella parte più bassa era stata posizionata una casetta di legno, sembrerebbe per contenere sdraio e ombrelloni, apparentemente senza nessuna platea in cemento. Appare evidente come la scogliera sia stata demolita, dopo il taglio della vegetazione, e siano state realizzate opere altamente impattanti sulla costa e fino al mare, creando di fatto anche una piattaforma/spiaggia artificiale».
Il puntuale intervento della Capitaneria di Porto di Portoferraio chiarisce quanto era successo e sanziona l’ennesimo abuso sulla costa elbana, ma ancora una volta emerge la latitanza della politica e dell’amministrazione pubblica elbana nella difesa del bene comune, del territorio e delle sue bellezze.