Isola d’Elba, Portoferraio. Il Convegno alla De Laugier di mercoledi 21 novembre su le “Nuove Strategie e tecnologie per la sicurezza della navigazione nel mar Mediterraneo” ha riunito di nuovo, in un evento fortunatamente non drammatico, gli attori principali dell’emergenza di circa un anno fa all’Isola del Giglio per il naufragio della Costa Concordia: il Capo della Protezione Civile Franco Gabrielli, l’Ammiraglio Capo della Direzione Marittima di Livorno Ilarione dell’Anna, Massimo Avancini del Ministero dell’Ambiente e Giampiero Sammuri prima ancora che presidente del Parco, Dirigente del settore Ambiente della Provincia di Grosseto. Gli stessi che hanno evitato, dopo la perdita di vite umane, un immane disastro del mare all’Isola del Giglio. Il Convegno è stato organizzato come evento finale del Progetto Argomarine, una ricerca del Parco nazionale dell’Arcipelago Toscano sul monitoraggio degli sversamenti da idrocarburi in mare. L’occasione ha sancito il raggiungimento dell’obiettivo alla fine dei tre anni di attività: far funzionare un sistema di raccolta dati (MIS Marine Information System) capace di fornire in tempo reale uno scenario del traffico marittimo e del rischio di inquinamento, con l’utilizzo integrato di satellite, naso elettronico, boe, veicoli autonomi sottomarini, immagini da aereo e segnali di allarme di volontari grazie ad un App per smartphone creata appositamente dai ricercatori.
Protezione civile, Ministero dell’Ambiente, Unione Europea hanno apprezzato gli esiti del progetto promuovendolo a modello da sviluppare e utilizzare nelle emergenze ambientali specialmente dopo il Caso Costa Concordia filo conduttore e caso di studio nella maggior parte degli interventi del convegno.
Il Presidente del Parco Sammuri ha aperto i lavori del convegno con alcuni dati pesanti sulla perdita di biodiversità nella natura citando, come esempio, il dimezzamento delle foreste e delle zone umide e ricordando i disastri ambientali clamorosi di cui è stato vittima il mare, con rilevanti effetti economici e politici sul sistema globale. Sammuri ha rilevato come disastri come quello della Costa Concordia facciano riflettere sui limiti che l’uomo deve porsi e sulla necessità del rispetto delle regole per prevenire danni all’ambiente. In questo contesto i risultati di Argomarine si inseriscono bene aiutando il rispetto delle regole attraverso un sistema di monitoraggio e controllo tempestivo ed efficace.
Il Prefetto Gabrielli dopo aver parlato a grandi linee del funzionamento del Piano nazionale della Protezione civile ha ribadito l’urgenza della pianificazione nel nostro Paese. Ha aggiunto che anche una buona legge e una tecnologia avanzata non fanno passi avanti se gli stessi cittadini non acquisiscono la cultura della consapevolezza che spinge ognuno di noi a essere informato dei rischi che insistono sul nostro territorio, a conoscere i comportamenti che devono essere adottati e le attivita’ che le istituzioni sono tenute a intraprendere. Perché un cittadino consapevole si traduce in un cittadino esigente anche nei confronti degli strumenti che le istituzioni devono garantire. Anche Gabrielli ha accolto con grande favore gli esiti di questa ricerca finanziata dalla Unione Europea augurando che prosegua la sua sperimentazione perche utile a prevenire i disastri e a consentire immediati interventi che ne limitino gli effetti negativi.
Nel medesimo senso l’intervento del Dr Avancini che ha sottolineato l’interesse del Ministero dell’Ambiente per Argomarine e per la funzione positiva a favore della rapidità della risposta tecnologica nelle fasi operative, augurando che la ricerca si traduca in un progetto pilota per aiutare la tutela del mare.
L’Ammiraglio Dell’Anna ha sottolineato il ruolo fondamentale delle Capitanerie di Porto nella tutela del mare e l’importanza della prevenzione per la sicurezza della navigazione evidenziando che l’attività della Guardia Costiera si avvale quotidianamente della tecnologia per garantire la sicurezza in mare.
L’ Ing. Maurizio Maggiore funzionario del Direttorato Generale Ricerca e Sviluppo della Commissione Europea settore Trasporti, che ha finanziato tutte le attività del Progetto del Parco, ha confermato che il lavoro di ricerca oltre ad avere validamente raggiunto gli obbiettivi, ha prodotto un modello di comunicazione che sarà preso come esempio da seguire in altri progetti europei di ricerca.
(Su www.argomarine.eu sono reperibili approfondimenti sul progetto e a breve saranno disponibili le presentazioni dei relatori intervenuti al convegno)