Nei giorni scorsi il Consorzio di Bonifica, il Comune di Campo nell’Elba e la stessa Regione Toscana hanno esposto quanto è stato fatto per la messa in sicurezza del territorio elbano dopo l’alluvione del 2011 (e quella del 2002) e quanto resti ancora da fare, ma in tutti quei dati non si ritrova una zona che sembra rimasta in una specie di cono d’ombra: l’area che va dalle Solane ai Marmi, anche se proprio da li si è innescata gran parte dell’alluvione del 2002 e se continuano, ad ogni acquazzone un po’ più sostenuto, a ripetersi allagamenti e problemi di ricevimento/smaltimento delle acque, che spesso interessano, anche con fango e detriti, la strada provinciale Procchio-Marina di Campo.
Nella zona, dove oltre la Provinciale era stato realizzato poco prima dell’esondazione del 2002 un impianto di go-kart in un’area già indicata a forte rischio idrogeologico, proprio a fianco del Fosso della Galea, si immettono, corsi d’acqua e fosse di scolo con curve a gomito, provenienti dalle colline delle Solane, che risultano attualmente intubati e/o ostruiti o ristretti, oppure innaturalmente deviati o semplicemente cancellate. In un tratto la tubazione che sostituisce il fosso naturale preesistente va addirittura in salita! Alcune fosse non hanno sfogo se non sulla zanella della Provinciale
Inoltre, secondo quanto afferma la stessa Amministrazione Comunale in una nota del 2 settembre 2004, nell’area negli anni passati sono state realizzate, in alcuni casi senza autorizzazione, strade ed ampliamenti stradali e modifiche agricole che hanno avuto un forte impatto sul preesistente reticolo idraulico.
Questi interventi non pianificati e non corretti, con la deviazione e la riduzione delle fosse di scolo naturali e restrizioni a valle, hanno creato un effetto “ad imbuto” che velocizza il flusso d’acqua, con conseguenze dirompente che portano i corsi d’acqua ad esondare provocando danni alle attività a valle.
Legambiente chiede quindi al Comune di Campo nell’Elba, al Consorzio di bonifica ed alle altre autorità interessate un pronto intervento per mettere in sicurezza l’area ristabilendo il reticolo idraulico modificato da interventi scriteriati sui fossi, gli scoli e le strade eseguiti dai privati, unica opera in grado di prevenire i continui allagamenti alluvioni come quelli del 2002 e del 2011.