Orandum est ut sit mens sana in corpore sano (bisogna chiedere agli Dèi che la mente sia sana nel corpo sano). Ieri l'ho fatto, ho chiesto agli Dei che quanto espresso da Giovenale venisse ripristinato nelle menti tutt'altro che sane degli atleti.
Abito a Capoliveri, non sono elbana di origini, ma lo sono diventata per scelta. Ieri ho fatto una lunga camminata sulla strada della Costa dei Gabbiani, e mi sono resa conto, con grande pena, dei rifiuti lasciati dagli oltre mille ciclisti che hanno calcato i sentieri e le strade del mio paese nello scorso fine settimana. Decine di bustine di integratori bevuti dagli atleti arrivati da ogni dove, buttate a terra dopo essere state succhiate, ma non solo: bottigliette di integratori o di acqua fatti volare. Ormai vuoti, da ogni parte, mappe accartocciate e gettate a bordo strada, occhiali da sole rotti e altri oggetti tipici del corredo dei ciclisti buttati via.
Mente sana? No. Assolutamente no. Una mente sana ripone la busta vuota di plastica assolutamente non biodegradabile nella tasca posteriore della tutina, lì dove è stata presa dall'uomo o donna che è partito con la scorta di integratori, e fa lo stesso con tutto quello che si trasforma in rifiuto. Non lo getta via lungo i magnifici sentieri boschivi che accolgono la fatica di una gara. Qualcuno, io stessa nel mio piccolo, pulirà. Per decenza e per amore.
Non so chi ha vinto la Legend Cup 2017, ma so chi ha perso: tutti questi atleti che ci hanno mostrato il loro egoismo, il loro egocentrismo, la loro maleducazione e il loro totale disinteresse per la qualità della vita di chi li ha ospitati.
Con molto rammarico ho guardato quelle bustine succhiate, e ho pensato che gli archeologi di fine secolo le ritroveranno durante gli scavi e potrebbero pensare che l'umanità dell'Elba, nei primi anni del terzo millennio si cibava di proteine liquide assunte in minime dosi. Noi sappiamo che non è così.
La mente sana è nel corpo sano di persone che non fanno necessariamente sport, ma rispettano l'ambiente in cui vivono, gli atleti che sono passati di qui avranno anche muscoli allenati e tempi di percorrenza di tutto rispetto sui sentieri montani e sterrati, ma solo quello, purtroppo solo quello.
Laura Cavalieri M.
NDR: Le foto che corredano l'articolo sono di repertorio, e gli atleti che individualmente vi appaiono ritratti non possono essere personalmente correlati ai comportamenti scorretti che si lamentano, facciamo comunque voto che gli organizzatori si facciano carico della rimozione dei rifiuti lasciati sul percorso dall'ultima edizione, e provvedano, in futuro, a sensibilizzare tutti i partecipanti ad un comportamento più rispettoso dell'ambiente dell'isola che li ospita.