Tollini di Legambiente, sempre a proposito del Convegno di Piombino, su Greenreport ha ricordato che la nostra regione da tempo avrebbe dovuto rivedere la sua legge sui parchi decisamente invecchiata e inidonea a fronteggiare nuovi problemi come quello delle ANPIL, che devono poter assumere ruoli di programmazione che ora non hanno. Naturalmente sono anche altre le ragioni che consigliarono già anni fa l’esigenza di una ‘riforma’. Ricordo di averne parlato a nome di Legautonomie con Claudio Martini e poi in varie altre occasioni; a Livorno con l’assessore ai parchi Artusa, ad Aulla con Betti che lo sostitui e, successivamente, –presidente Enrico Rossi- con Annarita Bramerini in più d’un incontro in San Rossore ed anche sulla stampa. Non si discusse solo delle ANPIL ma anche del ruolo dei parchi regionali che nel frattempo erano stati di fatto ridimensionati al punto che una legge regionale recente sul piano energetico subordina addirittura i piani dei parchi a quelli sull’energia. Come sicuramente ricorda anche Tollini avemmo modo di discutere anche di altre cose come ad Aulla dove rilevammo, ad esempio, che sul Magra operava un parco regionale ligure mentre sul versante toscano erano presenti solo sparute ANPIL. L’assessore Bramerini anche sui giornali oltre che in incontri pubblici mi assicurò anche personalmente che potevo stare tranquillo perché la legge questa volta si sarebbe fatta. I testi che però avevano circolato sparirono –si disse- per lasciare il posto a interventi più organici. Nel frattempo i presidenti dei parchi regionali sono stati ‘esodati’ e non beccano un euro, mentre in San Rossore la regione per iniziativa dell’assessore all’agricoltura ha avuto la brillantissima idea di farci una azienda agricola da gestire da Firenze. Il tutto insomma sembra affidato a vari assessori ma non a quello dei parchi che è la Bramerini che ci sembra confinata ormai al comparto energie rinnovabili che, come abbiamo visto, ai parchi non portano bene. In uno degli ultimi incontri pubblici in San Rossore scherzando chiesi alla Bramerini se come nelle staffette lei avrebbe passato il testimone ad un quarto assessore. Di fatto mi pare che il passaggio sia già avvenuto anche se non si capisce chi è il titolare dal momento che sono più d’uno -a seconda degli argomenti- che ci mettono becco e spesso male. Diciamo la verità, non è un bel vedere, perché mai come in momenti di così grave crisi per l’ambiente i parchi sono e dovrebbero essere uno strumento fondamentale di cambiamento. Mi auguro che Piombino riesca a smuovere un po’ le acque per uscire dall’attuale cul di sacco.