Egregio signor Sindaco di Portoferraio
Ai primi di luglio, quando si temeva ormai prossimo l’arrivo di nuovi abitanti (della Sghinghetta? O di Val di Denari?) nei condomini di nuova costruzione Le avevamo scritto per aver notizie sulla viabilità. Aveva assicurato, in marzo, al Difensore Civico, che “gli insediamenti del PEEP avranno un’autonoma urbanizzazione” ma noi eravamo comunque un po’ preoccupati. La fognatura e l’acqua, in qualche modo, sono state collegate, anche se, appena fuori dal terreno dell’intervento, l’allacciamento si è impegnato a regalarlo Pantalone (tanto il Comune , lo sappiamo, trasuda soldi). In ogni caso, la strada “autonoma” dov’è? Glielo avevamo chiesto il 1 luglio, ma non ci ha risposto, quindi glielo chiediamo pubblicamente ora, nella speranza che qualcosa voglia dirci. Già da alcuni giorni si sono insediate le prime famiglie, è sparito il cancello di cantiere in cima al rettilineo di Val di Denari e, grazie ad un Suo maschio e deciso intervento nei confronti di ASA, cui Lei ha ordinato e disposto un allacciamento entro tre giorni, l’acqua è sgorgata immantinente dai loro rubinetti e le loro deiezioni hanno trovato il modo di andarsene. Meno felici sono stati i vecchi utenti di ASA che abitano un po’ più a monte, che non hanno capito tanto bene il suo ragionamento riguardo al carico urbanistico. E’ vero quel che dice Lei, che queste dodici famiglie che vengono qui prima stavano a Portoferraio, quindi il loro consumo sarà lo stesso, ma non ha forse trascurato il fatto che in quegli alloggi che hanno lasciati liberi a Portoferraio qualcun altro possa andare a lavarsi, cucinare e far pipì? Forse è per questo, o forse l’acqua ragiona a modo suo, ma pur affidandosi a serbatoi e pozzi l’approvvigionamento idrico per diversi vecchi utenti qui è già divenuto problematico, e siamo solo all’inizio.
Ma la strada? Questa gente da dove passerà? Lei ha promesso di ”liberare la via Val di Denari da oneri di traffico eccessivi ed impropri”. Ci fa piacere che l’ammetta ,visto che ne è stato Lei il principale sponsor, fautore ed attuatore di questi usi ed abusi della nostra strada per mezzo di due Sue ordinanze da tempo dichiarate illegittime dall’allora Segretario Generale, ma mai revocate. Grazie a Lei, sono passati di qui mezzi da 40 tonnellate (che non sono, come vorrebbe farci credere, equiparabili al camioncino del gas) che hanno lasciato una strada con le banchine schiacciate, l’asfalto sbriciolato ed un fondo pieno di avvallamenti e buche. Ed ora, cosa dobbiamo aspettarci, che su questa nostra stradina ridotta a una schifezza di strada Lei ci scarichi una cinquantina di macchine al giorno ? Per ora, perché altri edifici sono ancora da portare avanti.
Abbia il fegato di risponderci: da dove passerà la strada?
Il Consorzio Strada Vicinale di Val di Denari