Nata come ristorante in un ambiente molto suggestivo, frutto di un progetto ambizioso di un imprenditore senese, l’Essenza ha da sempre avuto una sua collocazione particolare nel tessuto turistico Laconese.
A causa della sua particolarità gastronomica, ma sopratutto rivolta ad un tipo di clientela particolare, non è mai riuscita ad affermarsi nella ristorazione così da spingere la proprietà ad un cambio d’identità. Nella prima decade del 2000 si trasforma in Essenza Discobar, dove confluivano da tutte le parti dell’Elba ragazzi che volevano divertirsi nelle notti estive. Con la sua pista da ballo ad anfiteatro, tutta all’aperto e con i suoi bar ha visto passare per anni giovani alloggiati a Lacona e non.
Ma alle gioie dei divertimenti dei ragazzi si alternavano i dolori dei gestori delle strutture turistiche che tutte le sere erano inondati dalla musica della discoteca. La buona volontà del gestore a contenere la musica non è bastata tanto da indurlo dopo diversi anni alla chiusura.
Ci sono stati anni di abbandono e degrado per l’essenza, è stata devastata ed era usata ormai come dormitorio per i vari venditori ambulanti. Si sono formate cordate di volontari ed imprenditori per acquistare l’immobile e tutto il sistema dunale ad esso collegato. Il Parco, grazie all’intervento del ministero dell’ambiente, è riuscito a comprare tutto il lotto, evitando così ulteriori devastazioni di quel delicato ambiente.
Mercoledì si è svolta l’inaugurazione della nuova collocazione dei locali dell’ormai ex essenza. Sono state create delle aule didattiche, un centro espositivo, un info point che con il progetto di tutela ambientale e le barriere antierosione fanno della zona un’ulteriore valore aggiunto non indifferente.
Per due giorni Lacona è stata al centro dell’attenzione grazie a Federparchi, che per l’occasione ha riunito i rappresentanti di tutti i parchi d’Italia per discutere di turismo sostenibile.
Sono molto orgoglioso del traguardo al quale siamo arrivati ed per aver dato nel mio piccolo un contributo quando ero in consiglio del Parco.
Credo che adesso venga la parte più difficile, una struttura così deve essere sapientemente usata, sicuramente si riuscirà a trovare il giusto compromesso tra educazione ambientale e promozione del territorio.
Mi auguro un coinvolgimento delle realtà locali e che venga percepita dai Laconesi come un gioiello da conservare con cura, una risorsa per andare sempre più verso un turismo sostenibile attraverso la sensibilizzazione dei tantissimi ospiti che ogni anno soggiornano all’Elba.
Gabriele Rotellini