Conclusisi i 5 campi under 18 iniziati il 25 giugno, Vele Spiegate, l’iniziativa di Legambiente e Diversamente Marinai fatta di azioni concrete per contrastare il fenomeno allarmante del marine litter – che a luglio ha avuto anche un’edizione gemella nel Parco Nazionale del Cilento – tira un primo bilancio molto positivo: più di 25 spiagge e coste ripulite all’Isola d’Elba, a Capraia, al Giglio e Pianosa, centinaia di chilogrammi di rifiuti raccolti, censiti e catalogati, una cinquantina di volontari a bordo della Manu che alternano operazioni di pulizia delle spiagge, sensibilizzazione dei cittadini e dei turisti, citizen science (con le due piccole tartarughe purtroppo trovate morte in una rete spiaggiata a Pianosa), incontro con “Pelagos Plastic Free”, l’altra grande iniziativa su plastiche e microplastiche nel Santuario internazionale dei mammiferi marini, partecipazone insieme a Goletta Verde e Legambiente a Seif. Sea Essence International Festival… E poi scuola di vela nel magnifico mare dell’Arcipelago ed escursioni a terra lungo i sentieri e nella storia dell’Elba e di Capraia, centinaia i turisti e gli isolani coinvolti, molti dei quali si sono uniti ai volontari in maglietta gialla a ripulire le spiagge...
Il tutto reso possibile da una fitta rete di collaborazioni, che fino al 26 agosto – con i 4 campi di volontariato per adulti - coinvolgerà il partner sostenitore Sammontana – che ha già offerto gelati a volontari, bambini e turisti in alcune delle spiagge interessate da Vele Spiegate – i cofinanziatori Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, Novamont, Assovetro, Acqua dell’Elba, e i partner tecnici Esa, Esaom - Cesa e Traghettilines.
Questo singolare programma di citizen science, pensato per raccogliere e monitorare i rifiuti marini in due magnifici parchi nazionalista, sta acquisendo una mole impressionante di dati importanti sulla salute del nostro mare ed è per questo che Vele Spiegate gode del patrocinio scientifico di Enea e università di Siena e di quello della Regione Toscana. I dati raccolti grazie anche alla collaborazione di circoli velici, associazioni e cooperative e imprese locali, verranno messi in rete e contribuiranno alla ricerca internazionale sul marine litter.