Quest’estate ammiravo il meraviglioso panorama elbano che si gode dalla fattoria delle caprette al Buraccio. All’improvviso vedo un’oscena ferita sul fianco delle colline...
Sì nell’anno di grazia 2018, in un’isola sempre più votata ad un turismo intelligente, fatto di mountain bike, trekking e attenzione alla natura, c’è ancora qualcuno che pensa di dare un futuro a sè e agli altri distruggendo l’unico bene che abbiamo: l’ambiente naturale.
Si potrebbe facilmante obiettare che il sindacato fa il suo mestiere: se così è, lo fa malissimo combattendo battaglie di retroguardia, fuori tempo e fuori contesto.
Ma come si fa a distruggere colline per cavare pietra! è passato il tempo del convio...
Evitiamo il solito ricatto proprio del sindacato di mettere in contraddizione il lavoro con l’ambiente! Impiegati nell’industria estrattiva all’Elba: 18. Impiegati nel turismo: diverse migliaia.
Sono nate tante imprese all’Isola legate alla viticultura e all’alimentazione: i giovani stanno tornando alla terra: per curarla non per distruggerla.
Il Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano è un importante attrattiva che da’ impiego, che richiama turismo destagionalizzato, che contribuisce all’immagine di un Paese attento al proprio patrimonio naturale.
È tempo per il sindacato di cambiare mentalità adeguandosi a realtà ed istanze che sono cambiate, consapevolmente e ragionevolmente.
Ivo Bandi