Prendiamo atto con piacere della volontà del Presidente Sammuri di rivedere la classificazione di alcune strade all’interno del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, ma la sua risposta non ci convince per diversi aspetti:
1) Come hanno scritto Nicoletti e Mazzantini non si trattava di autorizzare il semplice passaggio di singole moto all’interno del Parco Nazionale, ma di dare il nulla-osta ad una gara, il Parco aveva tutto il potere (e secondo noi il dovere) di negarlo, invece lo ha concesso, non tenendo conto dei precedenti pareri negativi espressi da presidenti e direttivi del Parco Nazionale che si basavano sugli stessi documenti citati da Sammuri;
2) Secondo le cartografie in nostro possesso, anche se è vero che il parco ha negato l’accesso ad un tratto molto delicato (Forcioni – Santa Rita), è stato concesso alla gara motoristica di percorrere strade sterrate anche chiuse al traffico con tanto di divieto di accesso. CI chiediamo come sia possibile dare una simile deroga all’interno di un’Area Protetta;
3) E’ evidente che la Valutazione di incidenza nei Siti di interesse comunitario e nelle Zone di protezione speciale percorse dalla gara di motocross non poteva essere inclusa in un Piano del Parco che non prevede tali manifestazioni motoristiche, così come è evidente che la Valutazione di incidenza avrebbe dovuta essere a carico degli organizzatori della gara che non l’hanno presentata. La cosa strana è semmai che il Parco nazionale non l’abbia chiesta.
4) E’ evidente che questo nulla-osta e le motivazioni con le quali viene giustificato, aprono un pericoloso precedente e consentono il passaggio in aree fino ad oggi precluse e dove addirittura i motocrossisti sono stati multati dalle forze dell’ordine. Forse il Parco Nazionale avrebbe fatto bene a non ascoltare solo gli organizzatori ed i loro sponsor politici prima di concedere un nulla-osta del genere.
Legambiente Nazionale