In questi giorni assolati di agosto, anziché godersi il fresco dei castagni e il mare dell'Elba, c'è chi non trova di meglio da fare che dare lezioni su come dovremmo organizzare una raccolta dei rifiuti funzionale e poco costosa. Già, perché le criticità che si riscontrano sono, sempre secondo loro, dovute all'incapacità degli elbani di gestire il servizio di raccolta.
A nessuno viene in mente di spendere una parola nei confronti di quei maiali che, spacciandosi per ospiti e mimetizzandosi tra loro, insozzano l'isola con ogni mezzo solo per il gusto di fare "il loro porco comodo". Sarebbero più credibili.
Danno l'impressione di voler creare un alibi a tutti quelli che si comportano in modo incivile, di volerli giustificare adducendo colpe o incapacità pubbliche nella gestione del servizio.
Per carità, ben venga il consiglio di ognuno magari aggiungendo che nel frattempo si devono rispettare le regole.
Ci sono comportamenti che sono veri e propri crimini nei confronti dell'ambiente, tanto a terra quanto in mare.
Comportamenti che non sono occasionali, sono sistematici e dichiarati con una certa arroganza:
"Io vengo all'Elba per divertirmi e per andare al mare, non posso mica perdere tempo a dividere il pattume."
Oppure: "Io vengo a porta' li sordi e dato che pago faccio come me pare."
Sono solo due esempi di come la pensano alcuni cosiddetti "ospiti".
Il resto ve lo risparmio.
Invece no, su tutto questo c'è un silenzio che sa di omertà, addirittura c'è chi afferma che il comportamento incivile di alcuni viene incoraggiato dalla cattiva gestione del servizio.
Vorrei ricordare che, fino ad ora, i centri di raccolta non c'erano, adesso che ci sono se ne critica il funzionamento.
Vorrei anche ricordare che i cassonetti all'esterno dello stesso centro c'erano.
Sono stati tolti per il modo incivile in cui venivano usati.
Ci sono persone, insospettabili, che non hanno mai messo fuori della loro porta alcun sacchetto, per tutta l'estate, salvo caricarli in auto, partendo per il mare.
Danno fastidio gli uomini che girano di notte con i sacchi neri sulle spalle, ci si preoccupa della loro dignità e non si vedono, o non si vogliono vedere, altri uomini che, meno dignitosamente, con i loro sacchi neri si guardano attorno e li abbandonano nella scarpata più vicina. Di costoro io mi preoccupo.
Provengono, alcuni, da città dove il pattume arriva ai piani alti ed i ratti che vi si aggirano sono grassi e grossi come i nostri cinghiali, però ci vogliono insegnare come si fa, vedono, parlano e scrivono delle nostre pagliuzze e fingono di non vedere le loro travi, tanto per usare una espressione evangelica.
Nella nostra incallita ignoranza riusciamo fino ad ora, seppur con qualche difetto, a far trovare loro ad ogni stagione un'isola accogliente e con molta spazzatura in meno per le strade, non possono certo dire altrettanto delle loro città di provenienza.
Mi sono battuto per tanto tempo perché si creassero centri di conferimento e raccolta per i rifiuti ingombranti o speciali ed ora che li abbiamo non possiamo tollerare che siano trasformati in montagne di spazzatura da chi, incivile o prepotente, non si vuole adeguare.
Pare che il passatempo preferito di molti sia quello di insegnarci come si fa, in ogni campo. Per fortuna la nostra Costituzione stabilisce che ogni Comune sceglie, attraverso i propri elettori, da chi essere amministrato ed ha, ogni volta, l'opportunità di cambiare.
È pur vero che tra gli elettori ce ne sono di quelli che non ne avrebbero diritto.
Residenti fasulli che si iscrivono nei comuni elbani per non pagare le tasse e per avere tariffe ridotte su consumi e traghetti, anche se pare che il vento, per loro, cominci a girare.
Per concludere.
Ci sono più che mai gradite le osservazioni di tutti, quando non hanno il tono della saccenza eccessiva, ma ci è ancor più gradito il sostegno nella lotta contro tutti quei criminali che non hanno rispetto per la terra che li ospita.
Chiedo scusa per la durezza, io sono un pessimo diplomatico, dico sempre quello che penso.
Antonio Berti