Mi sento di rispondere anche altrove sulla stampa locale all'articolo uscito su un quotidiano on line (quinews-elba) che riporta la testimonianza del Sig.Manuel Anselmi di Portoferraio, il quale racconta la sua diretta esperienza sul viale di San Giovanni e della pericolosità della strada.
Sono nel cuore di Manuel che conosco personalmente e apprezzo, comprendo il suo dolore e il suo timore per l'incolumità di altre/i. Un incidente stradale come lo ha vissuto lui, con i suoi postumi rimane come un segno indelebile per tutta la vita. Vorrei anche dire a Manuel, e a quanti hanno subìto il trauma di un incidente, che ho vissuto un'esperienza simile quando avevo vent'anni, se pur indiretta. Mio fratello, il mio caro fratellino, allora diciassettenne, un bellissimo ragazzo nel pieno del vigore e della vitalità, perse il controllo della sua moto sul Viale Cavalleggeri di Piombino e andò a sbattere contro un cassonetto a lato strada. Grave trauma cranico, due cervicali fratturate, i polmoni schiacciatti dall'urto contro il portellone: un mese di coma e per i medici è stato un miracolo il suo risveglio. Un risveglio lento e un evento con conseguenze, ancora oggi, gravissime sulla sua salute. Posso facilmente riportare alla memoria il dolore lancinante di quei momenti come se il suo volto deturpato, l'odore pungente del sangue, le urla del compagno motociclista sotto shock, fossero ancora vivi e presenti qui, ora. Sono passati trent'anni e ricordo persino le mattonelle del bagno del prontosoccorso dove scappai a vomitare e dove rischiai di perdere i sensi. Non si guarisce mai da certi ricordi.
Un fatto inconfutabile è che le nostre fragili vite, nonostante continuiamo a sentirci e comportarci come creature immortali e padrone del mondo, sono costantemente messe in pericolo dalle nostre e altrui azioni, spesso banali, distrazioni o leggerezze. Guidare un'autovettura è un pericolo di per sé.
Basti pensare che sulla piana di Mola, la Polizia Stradale lo può confermare, si contano più incidenti mortali che non sul viale di San Giovanni e non ci sono alberi. Inoltre i sinistri sul viale dei pini risultano dovuti in gran parte ad eccesso di velocità e non rispetto del divieto di sorpasso. Dal sito dell'ACI leggo che dal 1°gennaio al 30 giugno 2019 si sono verificati in Italia 82.048 incidenti (in media 453 al giorno) e hanno causato 1.505 morti e 113.065 feriti. La mortalità stradale continua a crescere fino al +25% sulle autostrade. Spaventoso!
A mio parere personale e come portavoce del comitato Alberi Maestri Elba, la salute pubblica andrebbe tutelata in un modo più lungimirante, usufruendo delle conoscenze tecniche e scientifiche, oggi a disposizione, di esperti arboricoltori che si occupano nello specifico del verde urbano. Dopo molti anni di mancata manutenzione e tagli scellerati all'impianto radicale, oggi su quegli alberi, che raccontano parte della storia dell'isola, va fatto uno studio serio. Devono essere messi in sicurezza gli alberi danneggiati o in pericolo. Solo in estrema ratio si dovrebbe intervenire con l'abbattimento.
Nel 2020 studi scientifici e applicazioni tecniche e non l'emotività, ci esortano a conservare, nei limiti di razionalità e di sicurezza, ogni pianta verde, ogni pianta verde mi sento di ripetere, soprattutto dove ci sono automobili e traffico. Perché?
1. perché sono necessari come termoregolatori (i mutamenti climatici sono una realtà, non un'invenzione e se abbiamo intenzione di affrontare l'emergenza clima tagliando alberi di 60-70 anni, siamo spacciati)
2. perché forniscono ossigeno
3. perché depurano l'aria dagli agenti inquinanti e dal monossido di carbonio
4. perché rilassano la vista del conducente e aiutano a diminuite gli incidenti stradali
5. perché fanno parte del paesaggio italiano, conosciuto e amato in tutto il mondo. Deturparlo
significherebbe un danno anche economico inestimabile, una cecità assurda anche da un punto di vista imprenditoriale.
Insomma, basterebbero queste considerazioni per rivedere la propria posizione contro i pini. Inoltre un'amministazione trasparente che in campagna elettorale si era fatta paladina del verde pubblico, potrebbe fornire celermente gli studi che riguardano la delibera che decreta l'abbattimento degli alberi e che contravviene a molte norme contemporaneamente.
Se si desiderano maggiori informazioni si vada alla pagina facebook
https://www.facebook.com/groups/478275153048731/
Noemi Alessi
Comitato salvaguardia alberi e verde pubblico isola d'Elba-Alberi Maestri Elba