La notizia non è freschissima poiché risale a qualche giorno fa (giovedì 3 settembre), ed è stata "ingoiata" dalle concitate cronache degli ultimi giorni, oltre che dalla nostra distrazione. A dire il vero non è neppure una assoluta novità perché la rilevazione del passaggio (e delle soste) dei grandi cetacei nelle nostre acque sta diventando una "piacevole abitudine". Tuttavia il video e le foto di William Gazzera risultano così intensi ed emozionanti che abbiamo deciso di riproporli ai nostri lettori con una sorta di "avvertenze per l'uso".
Questi spettacoli offerti dalla natura non sono gratuiti e scontati, se vogliamo che abbiano continuità e che altre generazioni possano fruirne, bisogna davvero invertire una rotta autolesionista che "consuma" il mare, che rischia di trasformare il Mediterraneo in una tinozza piena di schifezze plastiche e non solo.
In un mare del genere non ci sarebbe posto per le balene che resterebbero solo un mito, una leggenda.
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