Legambiente scrive al Sindaco del Comune di Porto Azzurro, Luca Simoni, ed al Presidente del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, Giampiero Sammuri, allegando una segnalazione ricevuta da un gruppo di guide ambientali escursionistiche, che chiedono aiuto al Cigno Verde isolano «Per sensibilizzare il Comune di Porto Azzurro e il Parco affinché intervengano al più presto sull’Itinerario Attrezzato “Luciano Carmignani” che va dal carcere di Porto azzurro alla spiaggia di Barbarossa. Il percorso, tralasciando la segnaletica scarsa e danneggiata ed il fondo dissestato, specie prima della spiaggia di Barbarossa, è ben poco di “attrezzato” e risulta molto pericoloso. Infatti la maggior parte della staccionata che dovrebbe mettere in sicurezza il sentiero è assente o pericolante in quanto completamente marcia. Vi sono in particolare alcuni punti esposti su strapiombi in cui la sicurezza dei passanti risulta del tutto compromessa. Per quanto ci riguarda, fino a quando non verranno realizzati interventi risolutivi, non ci prenderemo più la responsabilità di condurre i nostri clienti sull'itinerario in questione, come accaduto fino a questa primavera. Ci chiediamo come sia possibile che il Comune non si renda conto della gravità della situazione e perché non abbia quantomeno posizionato dei cartelli di avviso del pericolo. Ci chiediamo inoltre se il Parco non si senta in dovere di interessarsi della questione poiché l’itinerario in questione, pur non ricadendo nel suo territorio, è ricompreso in uno dei percorsi ad anello consigliati e segnalati dal Parco stesso. Ci chiediamo poi se gli abitanti di Porto Azzurro, che a quanto ci risulta frequentano in buon numero, hanno chiesto al loro Sindaco di intervenire sul tracciato».
Legambiente Arcipelago Toscano, che ha ricevuto altre segnalazioni simili da cittadini ed escursionisti, «Si associa alla richiesta di un pronto intervento fatta dal gruppo di guide ambientali escursionistiche e chiede di approfittare del necessario ripristino del sentiero, della staccionate, segnaletica ed arredo dell’Itinerario Attrezzato “Luciano Carmignani” per utilizzare elementi in plastica riciclata, che garantiscono una lunga durata e non richiedono manutenzione. Questo consentirebbe al Comune di Porto Azzurro, magari in accordo con il Parco Nazionale, di dar vita ad un primo progetto “pilota” di ripristino della sentieristica e di soddisfare in parte gli impegni (largamente disattesi da tutte le amministrazioni elbane) per gli acquisti verdi (Green public procurement - Gpp), richiesto dall’Unione Europea sia nel "Libro Verde sulla politica integrata dei prodotti", sia nel Sesto Programma d'Azione in campo ambientale, sia COM 274 “Il diritto comunitario degli appalti pubblici e le possibilità di integrare le considerazioni ambientali negli appalti”, lo stesso fa la Regione Toscana e l’acquisto dei prodotti Gpp sono contenuti anche nelle linee di intervento del ministero dell’ambiente e del governo già con il decreto 8 maggio 2003 n. 203, che ha individuato "regole e definizioni affinché le regioni adottino disposizioni, destinate agli enti pubblici e alle società a prevalente capitale pubblico, anche di gestione dei servizi, che garantiscano che manufatti e beni realizzati con materiale riciclato coprano almeno il 30% del fabbisogno annuale". Inoltre, viste le foto inviate dal gruppo di guide ambientali escursionistiche, si chiede di ripristinare le staccionate evitando il più possibile l’utilizzo di basamenti in cemento che, come si vede, non garantiscono né la stabilità né la resistenza ai vandalismi».