Legambiente Arcipelago Toscano ha chiesto al Sindaco di Portoferraio Roberto Peria un incontro pubblico per discutere la situazione della spiaggia di Cala dei Frati, in seguito all'intervervista del collaboratore di Elbareport Stefano Bramanti pubblicata ieri 31 Maggio http://www.elbareport.it/politica-istituzioni/item/4745-cala-dei-frati-le-testimonianze-di-chi-ci-andava-il-sindaco-valuter%C3%A0 il quale ribadisce: "Senza dubbio decine di anziani sanno di tale accesso alla Cala dei Frati e le testimonianze valgono come e più di una mappa, che probabilmente, per errore, non documenta tale accesso al mare" e arricchisce oggi la già folta raccolta di testimonianze segnalando un suo articolo apparso sul Tirreno del 31 Dicembre 1999 in cui viene riportata un'intervista a Donatello Steiner Ercolani che, in quei giorni, aveva in pubblicazione una ricerca storica sulle spiagge più amate dai Portoferraiesi e ricorda la Cala quando veniva chiamata Spiaggia delle Donne.
Di seguito il testo della lettera di Legambiente e l'articolo-testimonianza di Bramanti
Egregio Sindaco,
come sa, questa associazione chiede da oltre 10 anni, con blitz di Goletta Verde, dossier e continue denunce pubbliche, che venga ripristinato l’accesso via terra a Cala dei Frati, cosa che ci era stata confermata come possibile anche da suoi predecessori.
In questi ultimi mesi, anche grazie all’ammirevole insistenza della Signora Luciana Gelli, la questione della Cala dei Frati è tornata alla ribalta e sulla stampa locale sono riemerse anche testimonianze sulla presenza di accessi, pubblici e privati, che Legambiente nel passato aveva più volte documentato, anche sui media nazionali.
E’ evidente l’attenzione dei portoferraiesi per una vicenda che ha assunto un’importanza anche simbolica, a livello locale e nazionale, per liberare quello che abbiamo definito “il mare in gabbia”.
Legambiente ha scelto di realizzare proprio all’Elba ed a Portoferraio l’evento nazionale di chiusura della campagna di Goletta Verde 2013 e non vorremmo doverlo sottolineare con l’ennesimo blitz a Cala dei Frati.
Siamo quindi a chiederle un incontro, aperto a quanti in questi anni si sono interessati alla vicenda di Cala dei Frati, per capire come applicare la Sentenza della Corte di Cassazione del 2011 che recita: "nessuna proprietà privata per nessun motivo impedisca l'accesso al mare alla collettività se la proprietà stessa è l'unica via per raggiungere una determinata spiaggia" e come risolvere le altre questioni aperte per la fruibilità di Cala dei Frati da Lei sollevate in una recente intervista http://www.elbareport.it/politica-istituzioni/item/4745-cala-dei-frati-le-testimonianze-di-chi-ci-andava-il-sindaco-valuter%C3%A0
Stefano Bramanti: "Senza dubbio decine di anziani sanno di tale accesso alla Cala dei Frati e le testimonianze valgono come e più di una mappa, che probabilmente, per errore, non documenta tale accesso al mare".
dal Tirreno del 31 Dicembre 1999
PORTOFERRAIO. Una ricerca storica sulle spiagge più amate dai portoferraiesi. E' un lavoro di Donatello Steiner Ercolani di prossima pubblicazione. Fra queste rispunta Cala dei Frati, oggi non più accessibile da terra. “Un luogo isolato, oltre le Ghiaie, vicino a quella che si chiamava la "Spiaggia delle donne" destinata alle suore- ricorda Ercolani – La caletta non è più accessibile dalla strada ma il luogo è favoloso. Prima degli anni'50 si scendeva a mare con una piccola scalinata fatta dagli abitanti di San Rocco. Poi la zona è diventata vietata. Un fatto negativo. Era il regno dei ragazzi prima: andavano là a farei l bagno in mutande, anche perchè non possedevano gli slip da mare in quei tempi assai duri dal punto di vista economico. Ogni tanto arrivava la guardia comunale a controllare, e tutti si davano alla fuga con i pantaloncini in mano”.