Caro Sergio
ti pongo una domanda dalle "cento pistole".
Ti ricordo che le disposizione dei Parchi Nazionali prevalgono sugli strumenti urbanistici comunali, per cui le disposizioni dei comuni non hanno valore senza il consenso dei parchi.
In località Acquaviva, normalmente intasata dalle auto in sosta ovviamente nel periodo estivo, al limite esterno dell PNAT esiste un terreno, sottostrada che naturalmente, senza alcuna opera, sbancamenti o opere murarie, di può essere utilizzata per un parcheggio alberato (vedi foto n°1) , in tal modo circa 50/60 auto potrebbero essere tolte dalla e carreggiata.
Da otto anni i proprietari , pur con l'avallo del comune, tentano inutilmente di ottenere il necessario nulla-osta dal PNAT.
Proseguendo verso l'Enfola, in prossimità del bivio Enfola-Viticcio, sopra strada un vecchio manufatto è stato trasformato in villetta, con opere di sbancamento e pavimentazione in calcestruzzo, almeno per realizzare la rampa di accesso, costruita da poco, come risulta evidente dalla foto n° 2.
Nel primo caso si tratta di un intervento privato ma di indubbio interesse pubblico, ridurre il numero delle auto dalla strada, spesso intasata e pericolosa, nel secondo caso è un intervento di un singolo cittadino che ha (legittimamente) realizzato la propria casa, probabilmente per vacanza..
Sei in grado di spiegare questo strano comportamento del PNAT?
Nedo Volpini
Caro Nedo
No, ma giro, per competenza, la domanda che poni a chi di dovere, vale a dire gli organi direttivi ("politici" e tecnici) del Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano, che, credo, non potranno esimersi da rispondere.
sr