Oggi abbiamo letto su Elbareport un "a sciambere" di Meneghin contro il dissalatore seguito da un controbattito del Direttore.
La questione dell'acqua pubblica è annosa e le conoscenze che abbiamo dei frutti e dei disastri che la soluzione dissalatoria porterà ai posteri direttamente o, in maniera complessa, attraverso la trasformazione ambientale, non ci permettono di giudicare o prendere una posizione di parte a favore o contro.
Quello che possiamo fare è ben poco, in ultima istanza saranno supreme corti remote a decidere della bontà del progetto.
Noi semplici ed impotenti popolani possiamo peró informarci e prendere coscienza dei vantaggi e dei potenziali danni che il ricorso ad un impianto di desalinizzazione porterà con se. Possiamo farci un'idea e, seppur non abbiamo voce in capitolo, possiamo parlottare tra noi extraclericali nel chiostro antistante e fantasticare sull'opportunità che si presenta, discutendo con in mano uno spritz se sia un bene o un male dissalare.
Sappiamo, per esempio, che le prese d'acqua di superficie nei processi di desalinizzazione sono un'enorme minaccia per la vita marina. I pesci maturi, le larve e altre forme di vita marina possono essere feriti o uccisi quando vengono intrappolati o risucchiati nei tubi di aspirazione dalla superficie del mare aperto.
I rifiuti di salamoia rappresentano un'altra potenziale minaccia per la vita marina e la qualità dell'acqua, poiché contengono una concentrazione pericolosamente elevata di sali e altri minerali. A causa della loro elevata densità e salinità, i rifiuti di salamoia possono accumularsi all'interno e intorno alle aree di smaltimento, soffocando le specie che abitano sul fondo e alterando in modo significativo gli ecosistemi costieri.
Il processo ad alta intensità energetica della desalinizzazione è costoso e dannoso per l'ambiente, rendendolo una strategia molto costosa per rafforzare le forniture idriche locali. Il prezzo medio per litro di acqua desalinizzata puó risultare fino a tre-quattro volte più costoso delle altre fonti d'acqua. La desalinizzazione del mare non è efficiente. Richiede circa due litri d'acqua di mare per ogni litro d'acqua dolce prodotta. Ciò significa che un grande impianto di desalinizzazione non risolve i problemi di approvvigionamento idrico locale.
La conservazione dell'acqua, l'efficienza nell'uso dell'acqua, la cattura e il riutilizzo delle acque piovane e l'espansione dell'acqua riciclata si sono dimostrate efficaci strategie per aumentare le riserve idriche locali e spesso costano meno della desalinizzazione. Inoltre, queste alternative forniscono benefici per la riduzione dell'inquinamento, il ripristino dell'habitat e il controllo delle alluvioni, che sono comunemente trascurati durante le valutazioni costi benefici.
Prima ancora che la desalinizzazione venga avviata, è importante che la conservazione dell'acqua, l'efficienza nell'uso dell'acqua, la cattura e il riutilizzo delle acque piovane e lo sfruttamento dell'acqua riciclata siano massimizzati. Ogni giorno ettolitri di deflusso attraversano i fossi e le fogne dell'isola, raccogliendo sostanze inquinanti e alla fine raggiungono il mare senza il beneficio di alcun trattamento. Quel volume aumenta di dieci volte durante la pioggia o nella stagione estiva. Catturare, trattare e riutilizzare quest'acqua potrebbe essere un'ulteriore importante fonte d'approvvigionamento locale.
Magari non potremo dire la nostra nella fase decisionale, ma possiamo comunque farci un'idea e parlarne serenamente tra amici - elbani.
Con affetto e stima,
Angelo Mazzei