Di notte sull’Isola di Pianosa cantano le berte maggiori e a chi non le avesse mai ascoltate, il suono, simile ad un pianto, potrebbe sembrare piuttosto inquietante con il tempo però diventa piacevole e di compagnia nelle serate senza luna. L’animale canta quando rientra al nido per portare il cibo al proprio piccolo, nato nella prima decade di luglio e pronto a prendere il volo nel prossimo ottobre. Ma non tutti i pulli sono così fortunati, poiché molti vengono uccisi dai ratti, predatori introdotti e opportunisti, una vera propria minaccia per l’uccello marino. Il ratto non si limita a mangiare le uova, ma attacca violentemente anche i pulcini, trascinandoli via per nutrirsene. Grazie a telecamere posizionate su alcuni nidi di berta maggiore (www.ambientepianosa.it – progetto realizzato con il cofinanziamento della Regione Toscana in collaborazione con Elbatech e FreeNet) è stato possibile riprendere la scena. Il pulcino ucciso era il fratello di Berto, piccolo di berta maggiore seguito l’anno scorso fino all’involo dai ricercatori dell’Istituto Superiore per la protezione e la ricerca ambientale e fortunatamente sopravvissuto ai ratti. In natura la predazione è un fenomeno normale; innaturale però è, nel caso specifico, il predatore. Il ratto infatti, arrivato grazie all’uomo in quasi tutte le piccole isole del Mediterraneo, fa strage di altri animali che non hanno evoluto comportamenti di difesa adeguati. Per questo viene considerato dall’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura una delle 100 specie aliene più pericolose al mondo. E per questo il Parco Nazionale si è sempre impegnato attivamente per eliminare il roditore dalle Isole dell’Arcipelago Toscano, dove nidificano uccelli marini tutelati a livello internazionale.
Il link del video della predazione (attenzione immagini cruente)
http://www.youtube.com/watch?v=VXcERiDcQV4&feature=youtu.be
Il link per per sentire il canto delle berte