La natura montagnosa dell’Isola d’Elba comporta notevoli difficoltà nel sistema di depurazione e sgrondo delle acque reflue.
L'insularità aggiunge la necessità di usufruire di tutte le acque presenti e, per poterlo fare razionalmente. Risulta necessario sostituire le molteplici e piccole reti fognarie che scaricano direttamente in mare, sostituirle con un un grande sistema unitario e interconnesso che copra tutta l’estensione planimetrica dell’isola raccogliendo ed adducendo tutte la acque nere all’impianto di depurazione finale le cui acque in uscita potrebbero essere utilizzate per l’acquedotto o per altri usi, mentre le esistenti fognature bianche potrebbero continuare a scaricare le acque bianche direttamente a mare, previa costruzione delle vasche di raccolta e trattamento delle acqua di prima pioggia.
Nasce il problema tutt’altro che semplice di trasformare le esistenti fognature, che sono del tipo misto, in fognatura separativa caratterizzata da doppia tubazione rispettivamente per acque bianche e nere. La difficoltà deriva dalla necessità di conservare il sistema fognante ora esistente, per tutto il lungo periodo di costruzione della rete separativa. Si tratta di un problema ben noto e già risolto dal sistema “pseudo separativo” che ha proprio la caratteristica di permettere la conservazione di molte parti della fognatura preesistente per lunghi e lunghissimi periodi.
Il raggiungimento della trasformazione totale in separativa è un risultato Importantissimo che consentirebbe, sia pur protratta per lungo tempo, di ottenere ad opere ultimate, una fognatura nera con rete unica diffusa in tutto il territorio mentre le acque bianche sarebbero scaricate dlocalmente e direttamente in mare.
Il progetto di massima delle opere è leggibile cliccando: https://www.altratecnica.it/la-fognatura-razionale-per-lisola-delba/
Marcello Meneghin