Legambiente Arcipelago Toscano ha scritto al sindaco del Comune di Campo nell’Elba, all’assessore all’ambiente della Regione Toscana, al presidente del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano ed al Comando Cta del Corpo forestale dello Stato per segnalare la situazione di degrado, pericolo e presenza eternit al Rifugio di San Francesco, a Monte Perone, nel territorio del Parco Nazionale.
Nella segnalazione dgli ambientalisti si legge: «Abbiamo ricevuto diverse segnalazioni sulla insostenibile situazione di degrado del rifugio di San Francesco. Ci siamo recati sul posto ed abbiamo potuto verificare una situazione di pericolosità aggravata dal vandalismo e dalla possibilità di accedere ad una struttura pubblica aperta, anche se dall’insegna scalpellata non si riesce più a risalire a quale Ente ricada la responsabilità della manutenzione dell’edificio, che sembra comunque ricadere nel Demanio forestale regionale».
Il Cigno Verde isolano ricorda che «Già a fine anni ’90 l’Ente Parco allora presieduto dal Professor Beppe Tanelli, dopo una abbondante nevicata che fece crollare molti pini nell’area, invitò le Istituzioni responsabili a rimuovere il tetto in amianto che presentava già preoccupanti segni di degrado». Ma la situazione riscontrata da Legambiente il il 22 settembre è molto peggiorata: «L’edificio è aperto ed accessibile a chiunque, tanto che i muri sono ricoperti di scritte tipo “Elba libera”; Il solaio è crollato insieme ad elementi in eternit della copertura che giacciono anche sbriciolati a terra; Il tetto in eternit è stato forato dai rami dei pini crollati sull’edificio ed è in pessime condizioni che lo rendono molto pericoloso, essendo le fibre di asbesto cancerogene per semplice inalazione».
Gli ambientalisti fanno presente che «Proprio dal Rifugio San Francesco parte il sentiero 24 che, attraverso la pineta, porta ad alcuni dei percorsi trekking più belli e frequentati» e quindi, «Vista la pericolosità per la salute e l’incolumità delle persone costituita da un edificio pubblico in abbandono ricoperto di materiale tossico e nocivo in un’area di un Parco Nazionale frequentata da escursionisti», chiedono alle istituzioni interessate: «Sotto quale Ente ricade attualmente la proprietà del Rifugio San Francesco; Quali iniziative si intenda prendere per segnalare subito ed eliminare rapidamente il pericolo costituito dal tetto in amianto lesionato e pericolante e per impedire l’accesso all’edificio e la sosta nell’area circostante; Quale destinazione si intende dare all’edificio dopo la bonifica ed il ripristino, nell’ottica di una valorizzazione dell’intera area di Monte Perone».