Il campo di monitoraggio della migrazione post riproduttiva dei rapaci denominato CAMPO RAPACI ELBA 2013, organizzato dal Centro Ornitologico Toscano in collaborazione col Parco Nazionale Arcipelago Toscano, ha chiuso le due settimane di rilevamenti domenica scorsa e, adesso, cominciano a venir elaborati i primissimi risultati.
Più di 1100 i rapaci contati in quindici giorni sulla postazione del Monte Serra, nei pressi di Rio nell’Elba, tra questi quasi il 60% sono stati falchi di palude, a testimonianza dell’importanza, per questa specie, della rotta conosciuta dagli addetti ai lavori come “ponte sardo-corso” . A questi si aggiungono centinaia di pecchiaioli e di sparvieri. Importantissimo, inoltre, il passaggio di 15 falchi pescatori. Tutti quanti diretti verso la Corsica e da li verso la Sardegna e le coste dell’Africa settentrionale. Bisogna considerare che questi numeri rappresentano una sottostima della reale entità numerica della migrazione sull’Elba (figuriamoci su tutto l’Arcipelago!) considerato che, in condizioni di tempo molto caldo e stabile, i migratori raggiungono quote fuori portata di binocolo! Non sono mancate le rarità, come le tre cicogne nere, o le specie difficili da identificare perché simili ad altre più comuni come i grillai; piccoli falchetti principalmente insettivori.
Altro risultato importantissimo raggiunto dal Campo Rapaci è il coinvolgimento di appassionati locali, residenti e turisti abituali, che hanno finito per diventare assidui frequentatori della postazione di osservazione. Questo anche grazie alla “visibilità” guadagnata con le tre conferenze tenute nelle “case del Parco” di Rio nell’Elba e di Marciana e ai frequenti incontri “sul campo” con i rilevatori impegnati nelle operazioni di monitoraggio.
Infine, agli esperti del C.O.T., tutti volontari, è stato possibile anche compiere osservazioni molto interessanti e significative sui rapaci “locali”; poiane, gheppi, sparvieri, pellegrini, bianconi e falchi della regina. Osservazioni preziose che accrescono le conoscenze sull’avifauna dell’Arcipelago Toscano.
La nostra speranza, oltre, ovviamente, al poter continuare il Campo Rapaci anche il prossimo settembre magari allungando anche il periodo di monitoraggio, è di riuscire ad iniziare a raccogliere dati anche sulla migrazione primaverile che, sicuramente, coinvolge le nostre isole con numeri di rapaci altrettanto importanti.
I coordinatori del CAMPO RAPACI ELBA 2013
Giorgio Paesani e Lorenzo Vanni