In occasione della campagna nazionale dedicata a “Giardini e Parchi” lanciata dal Italia Nostra, la sezione Arcipelago Toscano ha organizzato per i soci una passeggiata nei Giardini delle Ghiaie, a Portoferraio. L’evento è stato reso particolarmente interessante dalla competente guida di Marco Rinaldi, esperto internazionale di potature e gestione di grandi alberi, che ha mostrato e descritto piante in sofferenza, penalizzate da interventi inadatti dal punto di vista arboreo: “siamo probabilmente l'ultimo paese europeo che continua a danneggiare una risorsa così importante per il nostro futuro con i soldi dei contribuenti.” L’idea di porre la nostra attenzione sui giardini delle Ghiaie , oltre alla certezza che per molti di noi portoferraiesi si tratta di un luogo iconico, è venuta ricordando un articolo che aveva scritto l’arch. Paesaggista Maria Pia Cunico, dopo una visita ai Giardini. Lo riproponiamo qui di seguito, perché lo consideriamo ancora attuale, soprattutto in questa fase di grande tensione elettorale.
“Partire dal giardino…..per me questa è spesso la regola per affrontare altri argomenti; partire dal giardino delle città, come luogo di natura e di bellezza, ma anche come luogo urbano per eccellenza. E allora perché, per parlare di qualità della vita nell’isola, in particolare di Portoferraio, per riparlare di decoro, di tutela, di modi di vivere bene la città in tutti i giorni dell’anno, non partire proprio dai suoi giardini pubblici? contenitori di natura ma anche e soprattutto di bellezza, tutti in posizioni fantastiche, dove, appena c’è un po’ di sole, fa sempre piacere passare qualche ora all’aria aperta?
In genere sono proprio le città stravolte dal turismo estivo, con tempi strettissimi di utilizzo e stagioni dimenticate, le città dove la giornata, tutta rivolta al mare, detta le regole anche della vita quotidiana che sembra fermarsi da aprile a ottobre, in modo prepotente, quasi sfacciato. I giardini invece ci sono per tutte le stagioni, a saperli valorizzare, a saperli amare, giorno per giorno, tornandoci, abitandoli, vivendoli in modi diversi, da bambini, da anziani, da turisti, da comuni cittadini.
Certo fa piacere vedere quanti elbani amino il passeggio delle Ghiaie o la salita alle Fortezze; ma perché ci si deve accontentare di una passeggiata da condividere con le macchine parcheggiate, al di sotto di un “viale alberato” miserello, troppo largo per essere un passeggio e troppo stretto per esser un giardino.. per arrivare poi al grande Giardino pubblico delle Ghiaie?
Perché sedersi nelle panchine all’ombra dei grandi alberi, dove non si vede il mare che c’è a pochissimi metri, ma si vedono invece le macchine e i motorini parcheggiati?
Penso a tante città di mare nella costa francese o in altri paesi del Mediterraneo, dove il verde è parte integrante del paesaggio urbano, dove le passeggiate lungo il mare sono tanti giardini, anche di dimensione ridotta, spesso delle strisce di verde, tra la sabbia e la città… ma che meraviglia di alberi e di piante fiorite!
Il giardino delle Ghiaie potrebbe ritornare ad essere al centro della vita della città, un giardino pubblico non più separato dal lungomare da cespugli arruffati e disordinati ma diventare parte di esso; dovrebbe dare ombra dopo qualche ora passata in spiaggia, dovrebbe offrire prati dove stendersi, ma anche angoli di fiori, profumi e colori dove ritrovare il proprio rapporto con la natura.
Dovrebbe essere un “cuore verde” da cui potrebbero partire una serie di “passeggi” pedonali, alcuni anche ciclabili, risistemati di modo da diventare piacevoli passeggiate: la passeggiata “classica” del viale delle Ghiaie esistente, ma restaurata e rinfrescata con nuovi alberi, cespugli, arredi, e una chiara separazione tra macchine e passeggio. Un altro percorso pedonale potrebbe salire dalla Ghiaie fino ai bastioni di Forte Falcone, recuperando antichi percorsi che un tempo esistevano e permettendo di collegare i due parchi più belli che ha la città e di affacciarsi su alcuni punti panoramici davvero unici al mondo.
Penso quindi a una specie di rete di percorsi verdi che partendo, o arrivando, dal parco delle Ghiaie potessero collegare altri spazi verdi, recuperandoli e rivitalizzandoli, ma anche collegare le spiagge, gli spazi di memoria della città, il porto, ipotizzando una specie di grande lungomare che si potrebbe congiungere ad un possibile “Parco delle Saline” fino a concludersi a San Giovanni.”
La natura ci ha messo a disposizione dei tesori inestimabili: dobbiamo solo essere capaci di valorizzarli.
Per tendere a questo obiettivo, che vale per gran parte delle bellezze della nostra città , bisogna semplicemente esserne consapevoli e agire di conseguenza; ci auguriamo che questo concetto basilare sia patrimonio di coloro che gestiranno la nuova Amministrazione del Comune di Portoferraio.
Italia Nostra
Sezione Arcipelago Toscano