Sabato scorso, grazie alla segnalazione dei volontari dell'"associazione per la difesa dell'isola di Pianosa", è stato soccorso un esemplare di Berta maggiore (Calonectris diomedea) trovata in difficoltà sulle scalette del Porto Vecchio di Pianosa. La berta era inanellata e, una volta letto il codice alfanumerico dell'anello, ai rilevatori del Centro Ornitologico Toscano, presenti sull'isola per una "due giorni" di monitoraggio della migrazione, è bastato un rapido giro di telefonate per "scoprire" che si tratta di un giovane nato quest'anno e inanellato in estate, ancora nidiaceo, nella colonia pianosina della Scola, a poche centinaia di metri dal luogo del ritrovamento.
Probabilmente un soggetto da poco involato e già messosi nei guai.
Una volta stabilita l'impossibilità a rimettere la berta in libertà ne è stato organizzato il trasferimento, sempre da parte degli ornitologi del COT, presso il Centro Recupero Uccelli Marini e Acquatici della LIPU di Livorno dove è stata sottoposta a visita veterinaria e alle primissime cure. La diagnosi resta ancora incerta nel dubbio tra intossicazione oppure parassitosi renale, incertezza che verrà presto chiarita dalle prossime analisi.
Purtroppo questi uccelli, ai vertici della catena alimentare marina, spesso soffrono dell'accumulo di veleni e tossine presenti nel pesce di cui si nutrono e molto spesso ne risultano mortalmente intossicati. Speriamo che questa volta, vista la tempestività del soccorso e le condizioni complessivamente buone in cui a berta comunque si trovava, si riesca a recupere questo meraviglioso vagabondo del mare e magari a restituirgli presto la libertà proprio a Pianosa, dove magari potrà tornare, dopo alcuni anni di erratismo in mare aperto, come adulto riproduttore. Torneremo volentieri a Pianosa in compagnia della berta "rimessa a nuovo" anche solo per avere la possibilità di vederla ripartire per la sua affascinante e misteriosa avventura! Vogliamo anche ringraziare gli "Amici di Pianosa" per la sensibilità e la prontezza dimostrata; se la berta fosse rimasta tutta la notte dov'era caduta sarebbe sicuramente morta.
Giorgio Paesani
Centro Ornitologico Toscano