Dopo la schiusa di scarso successo – solo 12 nati - del primo nido dei 6 deposti quest’estate dalle tartarughe marine Caretta caretta sulla spiaggia di Cala Giovanna a Pianosa, dopo il temporale, la sera del 9 settembre sulla sabbia si è aperto il tipico piccolo cratere che annunciava la prossima emersione di altre tartarughe dal terzo nido.
Infatti, poche ore dopo la telecamera del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano ha documentato le tracce di due tartarughine in uscita dal nido. Confermate poi dal sopralluogo dei Carabinieri forestali di stanza a Pianosa e dalle foto dei detenuti del carcere di Porto Azzurro che, insieme all’Associazione per la difesa dell’Isola di Pianosa collaborano con Legambiente, Parco Nazionale e progetto LIFE TurtleNest alla sorveglianza dei nidi di Caretta caretta nell’ex isola del diavolo, diventata un paradiso delle tartarughe marine.
Un paradiso che però sembra essere pericoloso, perché nel secondo nido non si è schiuso nemmeno un uovo e anche il terzo desta qualche preoccupazione che la percentuale di nascita sia bassa come quella del primo.
Per questo il nucleo di ricerca di TurtleNest che si occupa della costa e delle isole toscane è oggi a Pianosa per un sopralluogo di verifica di una situazione così anomala che potrebbe diventare un caso di studio per capire ancora meglio la vita misteriosa di questi antichissimi rettili marini.