Per un attimo, leggendo il titolo del comunicato del Comune di Portoferraio sugli alberi di San Giovanni, abbiamo pensato che il taglio dei 25 pini annunciato riguardasse quelli malmessi (cipressi dell'Arizona) o quelli effettivamente pericolosi o da monitorare censiti dallo studio tecnico depositato da tempo in Comune.
Invece, dopo anni di mancate cure e potature, dopo aver ignorato le richieste di Bene Comune del 4 ottobre per un intervento immediato e scientificamente corretto (https://www.elbareport.it/politica-istituzioni/item/69629-il-pino-caduto,-il-verde-urbano-e-la-commissione-consiliare-mancante) il Sindaco Nocentini decide di buttare il bimbo con l'acqua sporca, invece di intervenire dove c'è effettivamente necessità.
Il messaggio diseducativo che si trasmette con la scelta di abbattere un pezzo di paesaggio, di ombra e di ossigeno composto per la gran parte di alberi sani e non pericolosi, è infatti quello che verde urbano e sicurezza della viabilità sarebbero incompatibili, quando è palese che questo diventa vero solo con il protrarsi dell'incuria.
Chiediamo quindi al Sindaco Nocentini su quale analisi tecnica, albero per albero, sì basa la scelta delle prime 25 piante che si prevede di fare abbattere (quella che "l'evidente rigonfiamento della sede stradale in prossimità della base dei fusti, sia segno premonitore della instabilità della pianta" è un' affermazione terrapiattista priva di ogni validità scientifica, come ogni tecnico specializzato in valutazione di stabilità degli alberi potrebbe confermare).
Ricordiamo quindi al Sindaco Nocentini che non si trova nel suo giardino di casa, dove l'interesse pubblico si può tralasciare. Il patrimonio arboreo è infatti un bene comune dei cittadini e non può essere eliminato con la leggerezza di chi lo vive solo come un fastidio.
Chiediamo quindi che il primo intervento programmato riguardi gli alberi individuati nello studio a disposizione del Comune e non 'a zona' come fosse il primo stralcio della tabula rasa finale.
Chiediamo altresì che si sospenda ogni altro abbattimento selvaggio e ingiustificato, riconducendo le scelte future all' interno dei Criteri Ambientali Minimi (CAM) per la gestione del Verde Pubblico (Gazzetta Ufficiale del 4 aprile 2020) emanati dal Ministero. Ricordiamo agli apprendisti stregoni alla guida di Portoferraio che il quadro generale indicato dal Decreto prevede che Comuni ed Enti si dotino di alcuni strumenti, minimi appunto, quali:
1) Censimento del Verde pubblico
2) Piano del Verde pubblico
3) Regolamento del Verde pubblico
4) Bilancio arboreo.
Ogni azione fuori da questo contesto partecipato rischia di trasformarsi in un danno alla risorsa collettiva costituita dal Verde Urbano.
(Bene Comune Portoferraio)