A Roma si discuterà dei rapporti tra scienza e aree protette in rapporto ovviamente soprattutto alla biodiversità. Promotori dell’incontro Federparchi e Legambiente. Non so –finora non vi ho visto accenni- se dopo tanti silenzi ci sarà qualcuno che si ricorderà che la legge quadro del 1991 parlava della Carta della Natura come della Consulta Tecnica. Non vorrei che presi ad arrovellarsi su cosa manca nella legge e che è urgente aggiungervi si fosse perso di vista cosa manca da anni negli impegni non soltanto del ministero che finalmente sta ripartendo. Che la cassaforte della nostra biodiversità specie nei parchi fosse stracolma lo si sapeva tanto che si ritenne di dover fare bene i conti per vedere come era distribuita sul territorio questa ricchezza da ‘gestire’ con i parchi sulla base appunto della Carta della natura, una vera mappa del tesoro oggi introvabile. Certo abbiamo il dovere dopo oltre 20 anni dalla approvazione della legge di ricordare quanto siamo ricchi al riguardo anche in confronto a gran parte degli altri paesi non solo europei. Ma proprio per questo serviva e serve capire come mai buona parte degli strumenti di gestione della biodiversità a partire dai piani sono in gran parte dei nostri parchi in panne specie in riferimento alla gestione terra-mare dove si registrano gravi danni a partire dalle specie aliene.
Ho visto anche che a questo appuntamento la Toscana sarà presente con le sue esperienze importanti dovute anche al fatto che i nostri parchi regionali fin dalla loro istituzione sono stati gestiti da enti affiancati da comitati scientifici in cui sono rappresentate le tre università toscane.
Rappresentanti di Università e non di istituti o di agenzie come la nuova legge del senato prevede così da tagliare fuori quelle vere ed effettive rappresentanze scientifiche di cui dà sempre ci avvaliamo in Toscana.
Siamo certi che se ne terrà conto perché sarebbe difficile parlare di impegni per la tutela della biodiversità non ripartendo con progetti, piani e risorse senza i quali faremo solo come avviene ormai da un bel po’ d’anni chiacchere.
Renzo Moschini