Si è tenuta mercoledì a Portoferraio una riunione nella quale è stato presentato un progetto, elaborato dalla Amministrazione Provinciale di Livorno con la collaborazione tecnico-scientifica di Ambienteitalia denominato "Elba Plastic Free” che punta ad una drastica riduzione del consumo di materie plastiche all’isola d’Elba.
Erano presenti all’incontro (ed hanno firmato il protocollo di impegno allo sviluppo del progetto) l’assessore provinciale all’Ambiente, Nicola Nista; i sindaci dei Comuni elbani; i rappresentanti dell’Ente Parco Arcipelago, dell’azienda di gestione del servizio rifiuti ESA spa, dell’azienda di gestione del servizio idrico ASA spa, dell’Autorità Portuale di Piombino; i rappresentanti delle associazioni di categoria del turismo, del commercio, dell’artigianato, della piccole e medi imprese, della grande e piccola distribuzione.
Tre sono le linee guida dell’iniziativa al momento presentate.
In primo luogo dovrebbe attuarsi una massiva campagna di informazione che favorisca una ulteriore diminuzione dell’uso degli shopper di plastica (le famigerate “borsine”) incentivando e rafforzando l’uso di contenitori riusabili così come si è iniziato a fare presso la grande distribuzione.
Altro punto la riscoperta delle “fontanelle” con l’attrezzare dei punti di gratuita erogazione di acqua di qualità di condotta che potenzialmente potrebbe condurre ad un sostanziale abbattimento dell’acquisto raccolta e smaltimento delle bottiglie di plastica.
9 sono le “tecnologiche fontanelle” da impiantare o adeguare sparse per l’Isola (decisamente poche ma si tratta anche di conquistare progressivamente l’utenza alla buona vecchia abitudine di rifornirsi d’acqua da bere alle fontane.
Le “teste di ponte” di questa nuova distribuzione di acqua controllata e garantita saranno accessibili a:
Campo nell’Elba: Piazza Granatieri d’Italia
Marciana Marina: Porto e Piazza Umberto
Marciana: Centro Storico (2) e Località Pomonte
Portoferraio: Parcheggio area portuale di Via Vittorio Emanuele e Piazza Traditi (o Padella)
Rio Elba: Canali
In ultimo sarà creato un “marchio di merito” per tutte le strutture ricettive e del comparto accoglienza che verrà concesso sulla base di impegni a comportamenti gestionali virtuosi (un po’ come accade per gli esercizi certificati da Legambiente Turismo) tesi alla minor consumazione di materiale plastico con una valutazione “a punti “ sia per l’impegno che per il mantenimento nel tempo delle “buone pratiche”.
Tutto qui.
Forse parlare di “Elba plastic free” è un po’ pretenzioso, ma è anche vero che il problema c’è, e che è positivo si sia cominciato da qualche parte