Ieri a Portoferraio è stato presentato dalla provincia di Livorno il progetto "Elba Plastic Free”, realizzato con la consulenza tecnico-scientifica di Ambienteitalia, che punta ad una drastica riduzione del consumo di materie plastiche all’isola d’Elba.
ecco il commento di Legambiente Arcipelago Toscano:
«Parlare di “Elba plastic free” è eccessivo. Ci sembrano buone pratiche già in atto in altri territori (e addirittura in interi Stati) da anni. Si tratta di richieste di “minima” che Legambiente aveva avanzato già anni fa tra l’indifferenza generale. “Ambiente Italia, che ha notoriamente una stretta collaborazione con Legambiente con la quale pubblica ogni anno il rapporto “Ambiente Italia”, ha fatto comunque un buon lavoro e vediamo che ha recepito molte delle indicazioni che Legambiente ha suggerito in un incontro con i tecnici tenutosi all’ex Unione dei Comuni a Portoferraio nel 2011. Ci dispiace di non essere stati invitati all’ultima riunione perché avremmo potuto dire che le misure proposte mancano di coraggio politico, il che probabilmente riflette pressioni locali e della grande distribuzione. A parte che i sacchetti di plastica sono già vietati a livello nazionale e che una campagna di sensibilizzazione sembra fuori tempo massimo, visto che un recente sondaggio nazionale dimostra che praticamente tutti gli italiani sono a conoscenza della loro messa al bando, parlare di isola “plastic Free” senza fermare la plastica in continente e incrementare (o meglio rendere obbligatorio) il vuoto a rendere e affrontare l’enorme questione degli imballaggi, appare inappropriato. Si potrebbe forse parlare di un’isola con meno plastica, non certo di un’isola libera dalla plastica “di consumo”, come l’Elba e le altre isole dell’Arcipelago toscano potrebbero rapidamente diventare con un po’ più di coraggio che vuol dire anche cambiamento delle (cattive) abitudini e turismo dì eccellenza ambientale. Se dieci anni fa si fossero presi sul serio i rapporti e le proposte di Legambiente l’Elba sarebbe stata all’avanguardia, ora ci troviamo a cominciare a fare quello che altri più virtuosi di noi fanno da tempo, spacciando la cosa come “plastic free”».
Legambiente Circolo dell'Arcipelago Toscano