Legambiente Arcipelago Toscano ha scritto al sindaco di Capoliveri, Presidente del Parco nazionale dell'Arcipelago Toscano e Capitaneria di porto perchè da giorni all'Associazione arrivano segnalazioni su lavori, con trasporto e scarico di grossi massi, in corso a Mola, esattamente sul molo di massi del cantiere di “Marina di Capoliveri” per il quale la Sales aveva presentato un progetto di prolungamento che è stato recentemente respinto dalla Conferenza di servizi per il suo impatto ambientale sulla zona umida protetta dal Parco nazionale dell’Arcipelago Toscano e sulle praterie superstiti di Posidonia oceanica.
«Dalle foto inviateci - scrivono gli ambientalisti - sembra evidente una grossa “rifioritura” del molo che si voleva allungare ed ampliare per costituire un porto turistico. Facendoci interpreti delle preoccupazioni espresse da cittadini e soci di Legambiente, si chiede alle SS.VV.: 1) Quale natura abbiano questi lavori e se prevedano un qualche allungamento/ampliamento del molo già oggetto del suddetto progetto; 2) Se quanto realizzato e in via di realizzazione abbia ricevuto i necessari permessi e nulla-osta, essendo l’area interessata all’interno dei confini del Parco nazionale e visti i possibili impatti su un habitat marino che ospita specie prioritarie per le Direttive Ue Habitat ed Uccelli e sul Sito di importanza regionale (SIR) della Zona umida di Mola».