Si è conclusa nel pomeriggio di domenica 24 giugno la lunga maratona di Marelba 2012, la Settimana degli sport in mare e da spiaggia che quest’anno si è presentata ai nastri di partenza, il 16 giugno scorso, con un fittissimo calendario di iniziative.
La sesta edizione della manifestazione si chiude, quindi, con un bilancio più che positivo, in considerazione delle attività offerte ai numerosi partecipanti, che hanno dimostrato di gradire la formula messa a punto dal Comitato Promotore presieduto dal dottor Alessandro Davini. Ne è dimostrazione la partecipazione massiccia registrata da alcune gare. Prime fra tutti, alla spiaggia delle Ghiaie, le gare Master di nuoto in acque libere, di fondo e mezzofondo, svoltesi il 23 e il 24 giugno alle Ghiaie nell’ambito del 1° Memorial Gianfranco Coletti. Un successo inaspettato, grazie anche all’inserimento della gara nel circuito della Federazione Italiana Nuoto, che ha permesso di catapultare all’Elba oltre 100 nuotatori provenienti da Toscana, Liguria, Piemonte, Lazio e Lombardia, giusto per citare le rappresentanze più nutrite. Senza dimenticare però il tradizionale Campionato Elbano di nuoto - ormai un appuntamento fisso di Marelba – che ha riscosso un nutrito numero di partecipanti. Particolarmente apprezzati anche i tornei di beach volley 2x2 (maschile e femminile) e di pallanuoto (ragazzi e adulti) - sulla spiaggia di Lacona il primo, alle Ghiaie il secondo - ed il Sottocosta Camp Elba 2012, che per l’intera durata di Marelba ha organizzato corsi di avvicinamento al kayak, escursioni giornaliere in mare e nell’entroterra elbano e persino un corso di pesca in mare.
Marelba continua a crescere, anno dopo anno, in termini quantitativi e soprattutto qualitativi. In sette giorni di attività sono stati circa 500 i soggetti coinvolti all’interno delle iniziative organizzate. Ma al di là dei numeri, che pure sono significativi, a dimostrare la validità e lo spessore della manifestazione è soprattutto la qualità delle attività promosse, in ambito sportivo e sociale. Nelle ultime quattro edizioni, infatti, all’offerta sportiva sono stati affiancati diversi momenti completamente dedicati all’integrazione sociale e all’espressione di abilità e capacità soprattutto fra i soggetti diversamente abili. Sono andati in questa direzione il Progetto Icaro ed il Laboratorio di arte-terapia condotto dagli operatori dell’Associazione ARTEinTASCA con il supporto degli educatori della Cooperativa Icaro 2000 ed il Laboratorio “Suono, Musica, Movimento” condotto dalla psicomotricista Stefania Donda. Esperienze particolarmente costruttive ed utili per i giovani partecipanti - ragazzi con disabilità diverse in parte provenienti dalla Lombardia, in parte dalla stessa Elba - e le rispettive famiglie, che hanno accolto con entusiasmo le attività proposte. Un aspetto emerso con chiarezza nell’ambito della serata organizzata il 23 presso la tensostruttura de Le Ghiaie, che ha dato modo agli operatori di ARTEinTASCA e agli educatori della Cooperativa Icaro 2000 di illustrare pubblicamente il lavoro svolto con i ragazzi, incentrato tutto sull’espressione di sé attraverso la pittura e sulla condivisione ed integrazione con i compagni di gruppo. Nella stessa serata, la campionessa di nuoto Cristina Chiuso, primatista italiana nei 50 stile libero e madrina della manifestazione nelle ultime tre edizioni, ha ripercorso alcune tra le tappe fondamentali della sua brillantissima carriera agonistica (può vantare la partecipazione a quattro Olimpiadi ed a cinque Campionati del Mondo) e lanciato un messaggio incoraggiante ed estremamente positivo per gli adolescenti ed i giovani presenti tra il pubblico soffermandosi sull’importanza educativa e formativa dello sport. Per il presidente del Comitato Promotore di Marelba la serata è stata anche l’occasione per stilare un bilancio dell’edizione 2012 e dei primi sei anni di vita di quest’esperienza che con il passare degli anni sta dimostrando tutto il suo potenziale, divenendo uno strumento ed un momento di integrazione e di inclusione sociale unico non solo all’Elba ma anche in Italia. Un laboratorio di esperienze qualificanti per l’Elba, assolutamente da non sottovalutare per le ricadute che può produrre in termini economici e, soprattutto, socio-culturali.
Marelba cresce e insieme alla manifestazione cresce l’attenzione rivoltale dalle istituzioni e dagli Enti locali. Al fianco del Comitato Promotore quest’anno ci sono stati il Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, i Comuni di Portoferraio, Marciana, Campo nell’Elba e Marciana Marina, la Provincia di Livorno e, per il secondo anno consecutivo, la Regione Toscana. Ed è proprio Firenze a credere particolarmente nell’esperienza del Progetto Icaro, che per la prima volta quest’anno ha offerto un ventaglio di attività durante tutta la settimana, fra escursioni in barca a vela, di trekking ed all’isola di Pianosa (grazie al sostegno logistico offerto da Umberto Segnini ed Econauta ed economico del Comune di Campo nell’Elba), visite all’Acquario dell’Elba e alla Fortezza di Marciana, laboratori artistici ed esperienze in acqua (con il supporto del diving Biodivers e del Circolo Teseo Tesei). Una maratona entusiasmante per tutti. Per i giovani protagonisti e per i promotori ed organizzatori della manifestazione, per i quali si aprono e prospettano scenari interessanti ed utili se – come spiega il dottor Davini – davvero anche la Provincia di Livorno ha intenzione di scommettere e di investire in un progetto che promuova all’Elba lo sport come elemento e fattore di integrazione e di sviluppo sociale. «L’auspicio – commenta il dr. Davini – è che il momento eccezionale di socializzazione che è iniziato con questa edizione di Marelba fra i ragazzi dell’Elba e non, e anche fra gli stessi genitori ed educatori, possa tradursi nel prossimo futuro in momenti di scambio (con veri e propri gemellaggi) capaci di coinvolgere, nel giro di poco tempo, anche altre realtà italiane. L’obiettivo, infatti, è che Marelba crei i presupposti per la costruzione di una vera e propria rete fra realtà sociali e geografiche diverse. Una rete che può aiutare a superare meglio certe difficoltà di disagio sociale».
(nella foto Gianfranco Coletti, il dirigente del Tesei scomparso la scorsa estate, alla cui memoria è stata dedicata la manifestazione)