Nel Granducato di Toscana un impiego comunitativo (comunale) remunerato e che per certi aspetti anticipa il servizio del corpo forestale odierno è quello di Custode di Boschi.
All’Elba,all’inizio dell’ottocento,vi erano due boschi oggetto di custodia da parte dell’amministrazione statale: il bosco chiamato “Campo alla Valle” e quello chiamato della “Lecceta”.
Quanto accadde a Basilio Corsi,questo il nome del custode di tali boschi,è davvero singolare perché evidenzia come la sua funzione fosse quella non solo di conservare ma anche di sorvegliare i boschi “perché non sia commesso nei medesimi nessun taglio senza l’approvazione del Governo”.
In pieno regno di Napoleone Bonaparte,nel giugno del 1814 ,il Corsi ottenne la nomina da parte dell’Intendente Balbiani (più che una nomina si tratta di una conferma perché custode lo era sin sotto il dominio granducale prima dell’arrivo dei francesi)
“N° 2543 Portoferraio 17 giugno 1814
L’Intendente dell’isola d’Elba
Al Sig. Basilio Corsi
Ho l’onore di prevenirla che il Governo di Napoleone Bonaparte lo ha nominato Guardia dei boschi detti Campo alla Valle e della Lecceta col trattamento annuo di franchi trecentosessanta. Mi lusingo che ella corrisponderà alla fiducia del Governo per la conservazione di detti boschi e sorveglierà perché non sia commesso nei medesimi nessun taglio senza l’approvazione del Governo.
Ella si presenterà avanti il sig Giudice di Pace di Portoferraio per prestare nelle di lui mani il dovuto Giuramento prescritto dai Regolamenti dopo il quale entrerà nell’esercizio delle sue funzioni.
Ho il piacere di salutarla.
L’Intendente Balbiani”
(Affari generali del governo dell’isola d’Elba anno 1816. Filza n. 1.Carta 94.ASCP)
Dopo la caduta di Napoleone e la restaurazione granducale il Corsi chiede di essere confermato custode di boschi e supplica “la Clemenza e Bontà grande dell’ A.V.I. e R. a volersi degnare in vista del suo ( ) servizio fin qui prestato confermarlo nel detto Impiego di guardia dei Boschi”.
La supplica è indirizzata a Vostra Altezza Imperiale e Reale tramite il conte Agostino Fantoni, commissario straordinario per l’Elba e Piombino. Il Corsi nella supplica,per dimostrare di aver ben adempiuto alle funzioni assegnateli e cioè la conservazione dei boschi e sorveglianza ,allega lettere di persone che testimoniano che lui ha ben operato.
Il conte Fantoni, ricevuta la supplica scrive al Granduca (da questa lettera si vien ad apprendere che Corsi era custode dei boschi già prima dell’arrivo dei francesi all’Elba e,dunque,della nomina sopra ricordata avvenuta durante il governo di Napoleone Bonaparte).
Ecco quanto il Fantoni scrive al granduca:
“Altezza Imperiale e Reale Basilio Corsi di Portoferraio implora dalla Clemenza di V.A.I. e R. la grazia di essere confermato nel Posto che occupa attualmente di Custode dei Boschi della Lecceta e del Campo alla Valle. Questo posto coperto per molti anni dal supplicante rimase soppresso dopo l’occupazione dell’isola fatta dai Francesi,ma gli fu
restituito fino al dì 17 giugno 1814 con l’annuo assegnamento di franchi 360.Era ad esso affidata la conservazione dei Boschi predetti e doveva in vigilare perché non si eseguisse nei medesimi alcun taglio senza l’approvazione del Governo.
Egli ha sempre servito con zelo ed efficienza per quanto vengo informato è una onesta persona attaccata all’attual Governo e meritevole a mio avviso della Grazia che implora.
E profondamente inchinato al R. trono ho la Gloria di confermarmi Di Vostra Altezza Imperiale e Reale
Piombino 30 dicembre 1815
Umilisssimo Ser.re e Dev.mo Agostino Fantoni”
(Idem come sopra)
L’Imperiale e regio Governo ricevuta la lettera del Commissario Straordinario con “Benigno Rescritto” del 28 gennaio 1816 accoglie la supplica e conferma Basilio Corsi nella funzione di Guardia dei Boschi.
Al Governatore militare e civile dell’Elba,conte Strasoldo, arriva il “Benigno Rescritto”.
Strasoldo, il 19 aprile 1816 scrive, al Direttore delle Regie Rendite in Portoferraio, Giuseppe Cantini, avvisandolo di tale “Benigno Rescritto”.
Cantini così risponde al governatore:
“Eccellenza
Riscontrando la preg.ma dell’E.V.di questo giorno,ho l’onore di aver dato le necessarie disposizioni perché sia pagata a Basilio Corsi Custode dei Boschi della Lecceta e del Campo alla Valle, l’annua provvisione di franchi trecento sessanta in esecuzione del Benigno I.e R. Rescritto dè 28 Gennaio 1816.
Ed intanto ho l’onore di ripetermi colla più distinta e rispettosa stima.
Dell’Eccellenza Vostra
Portoferraio 19 aprile 1816
Dev.mo Col.mo Serv.re Giuseppe Cantini”
(idem come sopra)
L’amministrazione granducale con questa vicenda dimostra di aver a cuore la salvaguardia dei boschi.
Il carteggio evidenzia inoltre che tale l’attenzione verso l’ambiente è presente ed antecedente la venuta di Napoleone all’Elba.
Questa attenzione granducale verso l’ambiente è esplicitamente espressa anche dal commissario straordinario Agostino Fantoni in una sua relazione su “Boschi e Foreste”, relazione dalla quale si capisce perché nasce l’attenzione granducale verso l’ambiente:
“…Boschi e Foreste
L’interesse di conservare i boschi appartenenti al Governo in un’isola che scarseggia di legname da costruzione e di legna da arde,hanno costretto il Governo a stabilire alcune Guardie dette Forestali…”
(Affari Generali Commissario Straordinario anno 1815-1816.Filza 3.Carta 379.ASCP)
La funzione affidata a Basilio Corsi nella sua qualità di impiegato comunitativo era quella della conservazione dei boschi e di vigilare che il taglio non avvenisse senza l’approvazione del governo. Quanto si apprende dalla vicenda di Basilio Corsi,custode di boschi,anticipa l’istituzione delle “Regie patenti” con le quali nasce il corpo forestale dello stato di Carlo Felice di Savoia che nell’ottobre del 1822 costituì l’amministrazione forestale per la custodia e la tutela dei boschi.Il commissario straordinario Fantoni usa la dizione che è quella stessa oggi noi usiamo “Guardie dette
Forestali”.
Questa attenzione verso il bosco da parte del Granducato di Toscana Asburgo-Lorena era legata al fatto che nell’isola scarseggia il legname.
Rappresenta un aspetto dell’attività amministrativa granducale non conosciuto che pone il Granducato Asburgo Lorena tra gli stati precursori in Europa nella salvaguardia ambientale.
Marcello Camici
ASCP.Archivio storico comune Portoferraio