“Niente cultura niente sviluppo “ è il titolo apparso sul “Sole 24 ore”, diventato un manifesto significativo. Purtroppo un paese come l’Italia avrebbe dovuto capirlo: e la cultura è semplicemente conoscenzza. All’Isola d’Elba il caso di Italo Bolano è del tutto particolare per la vita e le opere. Ma chi è Italo Bolano?
Noi, che siamo alcuni soci dell’Art Center, vogliamo in sintesi dire due parole su questo artista che abbiamo seguito. E’ un uomo che lavora incessantemente, ama la verità, la ricerca, la libertà ed è dotato di notevole intuizione.
Bolano ha sempre dipinto. Risale all’età di 14 anni la prima mostra e, alzandosi la mattina alle 4, è riuscito a condurre tre lavori: il pittore, il muratore manovale e l’insegnante.
Nel 1965 dopo aver costruito in 5 anni, con l’aiuto di un solo uomo – nei ritagli di tempo - a Magazzini la sua casa a forma di nave, ispirata a Le Corbusier, ebbe l’idea di fare un centro e un Museo di Arte Moderna con le sole donazioni di grandi pittori europei, russi e americani che frequentavano il suo studio in una casa colonica a San Martino.
Non avendo il Comune capito il progetto, Bolano si ripiegò su sé stesso e, da un vigneto abbandonato di circa 10.000 mq, creò un grande parco suggestivo di tipiche piante mediterranee che con circa 30 monumenti vivono in armonia con l’arte.
Qui ha massimamente sviluppato la sua arte che consiste anche in vari progetti per Portoferraio quali, ad esempio, una litoranea lungo il Golfo, allora possibile.
Qui egli ha offerto, a proprie spese e con grandi sacrifici, cultura per ben 50 anni con circa 350 manifestazioni tra conferenze, teatri, musica, incontri-dibattito, approfondimenti di arte e scienza ecc.
Ha lavorato inoltre per chiese, teatri e soprattutto per opere pubbliche moderne all’aria aperta.
Negli anni ’70 si prefiggeva di far comprendere ai vari sindaci dell’Elba un suo progetto dal titolo “Elba Isola del Mondo”.
Oggi questo progetto è stato realizzato ed ha creato uno dei primi “musei diffusi all’aria aperta” che unisce opere culturali, artistiche e storiche negli 8 Comuni.
E’ un itinerario culturale di arte moderna che si puo’ iniziare da ogni comune o dal suo Open Air Museum a San Martino che la Regione ha annoverato tra i 9 principali sentieri dell’Arte Moderna in Toscana, unico nella provincia di Livorno.
Le opere sono state realizzate con ceramiche monumentali e altre varie tecniche fra cui vetro Dallas, acciaio e cemento.
Le opere illustrano i personaggi storici dell’Isola e gli eventi più significativi dei conflitti di guerra o cercano semplicemente di ambientarsi nelle varie realtà del territorio.
Si va da Teseo Tesei a Giuseppe Pietri a Pietro Gori ecc…
Per Portoferraio si tratta di un “Sestante” e di una “Barca del Sole”, due strutture per il porto in acciaio e vetro Dallas e di una “Navigazione” del pensiero, una ceramica di metri 5 di lunghezza nella quale soli e lune si alternano nel tempo con varie scritte in diverse lingue.
Per Porto Azzurro di una ceramica di metri 5,50 di lunghezza che rappresenta la storia del Paese costruito per volere di Filippo terzo, e il governatore D’Alarcon sul suo cavallo che fece un lascito per fornire una certa somma alle donne che si sposavano senza dote.
Per Capoliveri ha realizzato un Sole e una Luna, struttura in vetro Dallas e una grande ceramica su refrattario di circa 10 mq intitolata “Millennium” che illustra i principali personaggi del 900 da Marconi a Fleming da Madre Teresa di Calcutta a Hitler ecc tutti su di una barca guidata dalla morte, sulla cui prora v’è Giovanni Paolo II.
Per Marina di Campo ha creato una ceramica d’angolo sul palazzetto dei congressi della Pila dedicata al Maestro Giuseppe Pietri e al suo amico Pietro Gori, un bassorilievo in acciaio e ceramica per Teseo Tesei con il suo “maiale” in acciaio, una tela di 4 metri collocata nell’atrio del Comune stesso illustrante il paesaggio che sale sino a S.Ilario con le sue note musicali famose e le sue principali “operette” e una grande ceramica, collocata sulla piazza antistante l’edifico comunale, in cui Bolano esprime con la massima libertà e gestualità l’inferno sulla spiaggia, lo scontro degli alleati con i tedeschi durante l’ultima guerra.
In fine nella chiesa di San Gaetano, sempre a Marina di Campo, ha donato una “Vita di Cristo” rappresentata da 16 tele di circa 100 x 150 cm.
Per Rio nell’Elba ha creato una ceramica con sabbie e materiali dell’Isola che esprimono i colori dei minerali frutto della sua terra e un’altra ceramica che riporta l’affondamento del piroscafo Sgarallino che colò a picco davanti a Nisporto con 300 civili a bordo nel 43.
Per Marciana Marina ha realizzato due ceramiche dedicate all’amico Mario Luzi, cittadino onorario del paese, intitolate “Astrazioni elbane”.
Per Marciana ha riprodotto il relitto di Procchio rappresentato sott’acqua e quindi visto attraverso sabbia, vetri e ceramica.
Per Rio Marina ha realizzato una ceramica dal titolo “Paese minerario sul mare” realizzata con sabbie nere della stessa spiaggia e cristalline di vario genere.
Tutte le opere sono realizzate in materiali indistruttibili che possono vivere nelle alterne vicende della natura.
Crediamo che la vita e le opere di Bolano siano del tutto particolari e soprattutto utili allo sviluppo di un turismo che non si accontenta più delle sole spiagge – ce ne sono anche di più belle e a minor prezzo, compreso l’aereo – e lasceranno, essendo l’arte espressione di un tempo, un segno della nostra interessante epoca.
Alcuni nuovi soci dell’International Art Center