Non solo libri a #elbabookfestival. Per le strade di Rio nell'Elba, dal 17 al 20 luglio, le installazioni di Francesco Pistilli, Luca Polesi e Cesario Carena, i reading di Cardiopoetica e La città di Isaura. Associazione per la gioia della lettura, i laboratori creativi per i più piccoli di Silvia Meneghini e dell'Istituto Confucio di Pisa, due importanti appuntamenti organizzati da Intonazione per ricordare il grande Gianmaria Testa con Donauwellenreiter e Giuseppe Cederna.
Marco Belli
ELBA BOOK, DI LIBRI E D'ARTE (Arte.it)
Sospesa, quasi, fra i turchesi diversi del Tirreno e del cielo eppure connessa a ognuna delle terre che ne abbracciano l'orizzonte: l'Elba appare come un miraggio e il centro di una rete, il luogo in cui la varietà si ricompone compiuta. È questo ad aver dato vita a Elba Book, il festival dell'editoria indipendente che torna a Rio dal 17 al 20 luglio. Una trentina gli editori installati nel borgo, fra i quali si distinguono gli intrecci di diversi linguaggi artistici di a2manie le proposte per i più piccoli di Gallucci, spazi di carta in cui lasciar correre ogni fantasia espressiva. Giusto a mezzo fra le due, le pubblicazioni curatissime di Vanvere,“nuova e minuscola casa editrice per ragazzi”: dal fumetto alla cartolina illustrata, tra le firme dei progetti emergono Scarabottolo e Matticchio.
Mai come in questa quarta edizione il panorama di Elba Book si allarga e fra i libri risaltano gli eventi artistici.Già lunedì 25 giugno l'architetto Cesario Carena inaugura la nuova installazione nell'Orto dei Semplici dell'Eremo di Santa Caterina. In Capillarità,il lavoro inedito del fondatore del Munlab di Torino, l'acqua che risale le sculture in terracotta che vi sono immerse fa germogliare i semi sparsi nelle loro fessure. Una sfida, pure perfettamente naturale, all'inerzia della materia e alla forza di gravità e un colloquio affascinate con i Cubi della memoriadello stesso Carena, integrati nell'Orto. Ricordo e rigoglio vitale si confrontano e comunicano con le piante autoctone del giardino, alcune introvabili fuori dell'Arcipelago Toscano.
Gli appuntamenti con la scultura continuano domenica 8 luglio con la presentazione delle ultime opere di Luca Polesi nel centro storico di Rio. A metà strada fra il peso della pietra e le nuvole, le macchine fantastiche assemblate dalla quieta umiltà dell'artista-operaio interpretano l'Elba nel contrasto fra l'asprezza ferrosa e l'immaginazione nutrita dalla varietà di forme della sua isola.
Al radicamento come principio della rigenerazione, filo conduttore dell'intero programma, fa esplicito riferimento anche il concept grafico di Elba Book 2018, di Marco Barretta e Liberamente Design. Una radice vera che ritrova il suolo in cui espandersi nelle citazioni letterarie che da essa si diramano e che simboleggia il legame del festival con la sua terra. Radice, inoltre, racconto del legame fra sponde distanti: nell'opera di Takoua Ben Mohamed è il fumetto il terreno comune in cui far penetrare le differenze che alimentano il dialogo fra le culture. L'immediatezza delle sue tavole libera da ogni retorica per concentrare lo sguardo su un'integrazione che è riconoscimento e capacità di accordare le dissonanze. All'Elba, Takoua sarà fra i protagonisti della tavola rotonda di mercoledì 18, “La Galassia Nera”, con la vicepresidente della Regione Toscana Monica Barni e Giovanni Baldini dell'ANPI.
“Francesco Pistilli Fotoreporter”, infine, è la personale del talentuoso photojournalist abruzzese, terzo classificato al World Press Photo 2018. Gli scatti di Pistilli, che trattengono l'eleganza di taglio e toni pur nella brutalità delle istanze politiche, sociali e ambientali che rivendicano, saranno esposti da lunedì 16 (vernice alle 19:30) in centro storico.
Una lunga e prestigiosa chiosa, si direbbe, a un programma ambizioso che conta anche il triplice omaggio a Gianmaria Testa, i reading del collettivo Cardiopoetica, forum e laboratori artistici e che non teme di mescolare media e vissuti all'apparenza incompatibili. D'altronde chi vive l'isola sa da sempre la fertilità di ogni alterità e che eccedere la sicurezza della terraferma richiede, prima di tutto, il coraggio di accettare l'innesto.