Voglio augurare un buon compleanno a Manrico Murzi con una delle poesie che preferisco: Di porto in porto, tratta dall'omonima silloge del 1996, dedicata ad Elio Filippo Accrocca, che ha suggerito al poeta il titolo della raccolta
Di Porto In Porto
È il mio corpo una nave pirata.
Da quale bosco fu tagliata la legna,
da quale cielo si staccò il respiro
che di dentro si muove;
di quale monte è il legno della botte,
di quale vigna il vino che contiene,
ignoro. La verità come l’acqua si sparge,
ed è una casa che non ha cortile
il mondo. Né conosco
quale canto di gallo svegliò l’onda.
Di porto in porto trascino il desiderio.
Importa il viaggio, non importa l’arrivo.
La vòlta è coppa che un poco s’inclina
a farci bere solamente un sorso
del liquido mistero.
Di giorno c’è un sasso di fuoco
a farmi lume,
di notte una facciona vagabonda
che mi ricorda come viva anch’io
di luce in prestito.
Dal tempo senza numero
nessun segnale.
Del mondo che trottola
non si avverte il fruscìo.
Le stelle, solo perché lontane
non possono bruciare chi le ammira.
E sopra il cuore fa peso
anche un piumino di mimosa
Gianluca Bisso