Il 2021 è l’anno del bicentenario della morte di Napoleone e il 15 agosto il giorno del suo compleanno. Quale giorno migliore per mettere in rete “Un Amore ai Tempi di Napoleone” se non il giorno di Ferragosto! L’idea di realizzare un video su un matrimonio napoleonico nasce da Rossella Celebrini e Alessandra Tozzi con il desiderio di celebrare il bicentenario napoleonico, ma soprattutto per promuovere il territorio attraverso la storia.
Il progetto, inizialmente soltanto fotografico, presto si è trasformato in qualcosa di più ambizioso con la realizzazione di un cortometraggio, le cui riprese, montaggio e regia sono state curate dal videomaker elbano Daniele Fiaschi assistito per la fotografia da Matteo Migliozzi.
I partner e i protagonisti del video, realizzato grazie al contributo della Gestione Associata del Turismo, del Comune di Portoferraio, del Comune di Porto Azzurro e del Comune di Marciana, dell’Acqua dell’Elba e della Tenuta La Chiusa, che hanno creduto in un modo meno convenzionale di fare promozione turistica, sono stati Gloria Peria per la consulenza storica, Luca Bellosi ed Ilaria Petrucci, rispettivamente Presidente e Vicepresidente dell’Associazione Petite Armée Isola d’Elba, per il supporto organizzativo e per i rievocato in particolare modo per le scene del matrimonio di una giovane coppia, Maria e Giovanni, interpretati da Diletta Paoli e Tommaso Pozzetto. "Quando ho contattato Gloria Peria per la consulenza storica e per la sceneggiatura - racconta Rossella Celebrini - mi ha parlato subito del rinvenimento di un documento nell’Archivio parrocchiale di Porto Azzurro che fa riferimento ad un matrimonio avvenuto nel bellissimo e suggestivo Santuario di Monserrato proprio l’8 settembre 1814, il giorno dedicato alla natività di Maria chissà, al quale partecipò il Colonnello polacco Jermanowski, arrivato a maggio con Napoleone all’Elba e subito nominato comandante del Forte spagnolo.” Da questo documento nasce la sceneggiatura di “Un Amore ai tempi di Napoleone” il cui obiettivo è quello di valorizzare la storia e il territorio della nostra isola in modo rigoroso ma declinato in varie modalità, comprese quelle meno classiche e scontate. Nell’osservanza di ogni particolare e nel rispetto di un narrato plausibile - continua Rossella Celebrini - ci siamo mossi tutti in modo sinergico e collaborativo. I luoghi scelti sono stati il Forte Falcone a Portoferraio e quelli dove sorgono i due Santuari mariani più importanti e suggestivi dell’isola, il Santuario della Madonna del Monte a Marciana e il Santuario della Madonna di Monserrato a Porto Azzurro.
Un ringraziamento particolare va a Daniele Bellosi (Napoleone) Luca Bellosi, (Capitano napoleonico), Ilaria Petrucci, (Tenente napoleonico), Franco Bellosi (Veterano napoleonico), Antonio Braschi (Soldato semplice), Patrick Pacini (Soldato napoleonico a cavallo, Tommaso Pozzetto (Sposo e Soldato semplice), Roberto Frangioni (Maire) Marzia Maselli, (balia di Maria), Diletta Paoli (Sposa), Belinda Biancotti (Pittrice), Sara Fabiani, Cristina Corsi, Marina Rossut, Tommaso Montauti, Carlo Rizzoli, Donatella Bartolommei, Marco Pozzetto (Prete), Gregorio Esposito, Chiara Rebua, Guglielmo Bonifati, Lola e Maya Conte Lazaro (Bambini).
Un ringraziamento particolare va ad Angelo Cardone nelle vesti del Colonnello Jermanowschi e a Marzia Maselli per la preziosa collaborazione. “Un Amore ai tempi di Napoleone” è stato un progetto dove Storia, Territorio e Sinergia sono stati il connubio perfetto.
Riportiamo qui di seguito la sceneggiatura scritta da Gloria Peria pubblicata nel magazine Elba Per2 raccontata dagli scatti fotografici di Matteo Migliozzi.
"Affacciata alla finestra del primo piano di un palazzo antico, Maria sistema le candele all’interno di due bicchieri di vetro e le accende mentre un giovane soldato della ronda che sta passando per strada le lancia un’occhiata furtiva. I loro sguardi si incrociano per un istante proprio nell’attimo in cui la ragazza spegne lo zolfanello. Si tratta di Giovanni, un soldato di Longone appartenente al battaglione elbano di Napoleone. I due giovani si rivedono di sfuggita i giorni seguenti e un giorno, mentre la ragazza si reca a Messa, lui l’avvicina e le chiede il nome. Da quell’incontro nascono una simpatia e un’attrazione immediate. Non sono molte le occasioni per vedersi ma il giovane riesce a confidare a Maria il timore che Napoleone stia progettando una fuga dall’Elba con i suoi soldati al seguito. Potrà capitare quindi che anche lui debba seguire l’Imperatore nel suo folle progetto. Per scongiurare questo evento Maria decide di chiedere la grazia alla Madonna e perché sia più gravoso ed efficace il sacrificio la ragazza sceglie il Santuario mariano più lontano dal suo paese: si reca con la sua bàlia alla Madonna del Monte di Marciana. Rassicurato dai militari suoi superiori sulle intenzioni di Napoleone che sembra impegnato in un’attività frenetica nell’isola, non mostrando alcun desiderio di lasciarla il giovane decide quindi di chiedere la mano di Maria. Giovanni e Maria si sposano nel Santuario di Monserrato l’8 settembre, proprio nel giorno in cui si festeggia la nascita della Madonna, alla presenza dello stesso Sindaco di Longone, il Maire Massimo Gasperi, e del Colonnello polacco Jermanowski, appena nominato da Napoleone Comandante del Forte spagnolo. Dopo la cerimonia, i festeggiamenti del matrimonio si svolgono presso una famiglia amica, nella Tenuta della Chiusa, a Magazzini. Terminati i festeggiamenti Maria, per onorare la grazia ricevuta, sale a piedi, questa volta con il marito, fino al Santuario della Vergine del Monte. Qui depone il suo amato vezzo di corallo elbano al polso della statua della Madonna. Si tratta, come tradizione vuole, di un ex voto, un sincero segno di riconoscenza verso la Vergine del Monte per aver permesso il coronamento del suo sogno d’amore.
Riportiamo qui di seguito la sceneggiatura scritta da Gloria Peria pubblicata nel magazine Elba Per2 raccontata dagli scatti fotografici di Matteo Migliozzi.
"Affacciata alla finestra del primo piano di un palazzo antico, Maria sistema le candele all’interno di due bicchieri di vetro e le accende mentre un giovane soldato della ronda che sta passando per strada le lancia un’occhiata furtiva. I loro sguardi si incrociano per un istante proprio nell’attimo in cui la ragazza spegne lo zolfanello. Si tratta di Giovanni, un soldato di Longone appartenente al battaglione elbano di Napoleone. I due giovani si rivedono di sfuggita i giorni seguenti e un giorno, mentre la ragazza si reca a Messa, lui l’avvicina e le chiede il nome. Da quell’incontro nascono una simpatia e un’attrazione immediate. Non sono molte le occasioni per vedersi ma il giovane riesce a confidare a Maria il timore che Napoleone stia progettando una fuga dall’Elba con i suoi soldati al seguito. Potrà capitare quindi che anche lui debba seguire l’Imperatore nel suo folle progetto. Per scongiurare questo evento Maria decide di chiedere la grazia alla Madonna e perché sia più gravoso ed efficace il sacrificio la ragazza sceglie il Santuario mariano più lontano dal suo paese: si reca con la sua bàlia alla Madonna del Monte di Marciana. Rassicurato dai militari suoi superiori sulle intenzioni di Napoleone che sembra impegnato in un’attività frenetica nell’isola, non mostrando alcun desiderio di lasciarla il giovane decide quindi di chiedere la mano di Maria. Giovanni e Maria si sposano nel Santuario di Monserrato l’8 settembre, proprio nel giorno in cui si festeggia la nascita della Madonna, alla presenza dello stesso Sindaco di Longone, il Maire Massimo Gasperi, e del Colonnello polacco Jermanowski, appena nominato da Napoleone Comandante del Forte spagnolo. Dopo la cerimonia, i festeggiamenti del matrimonio si svolgono presso una famiglia amica, nella Tenuta della Chiusa, a Magazzini. Terminati i festeggiamenti Maria, per onorare la grazia ricevuta, sale a piedi, questa volta con il marito, fino al Santuario della Vergine del Monte. Qui depone il suo amato vezzo di corallo elbano al polso della statua della Madonna. Si tratta, come tradizione vuole, di un ex voto, un sincero segno di riconoscenza verso la Vergine del Monte per aver permesso il coronamento del suo sogno d’amore."
RC