ADDIO, MAURIZIO!
Amico lontano, te ne sei andato. Sei il penultimo di una brigata di letterati, artisti, giornalisti, attori, poeti e scrittori che soprattutto di notte accalorava l'aria di una Roma degli anni Cinquanta, altro secolo. Sarò dunque io, Manrico Murzi, l'ultimo. Mettere alcuni nomi sulla carta: Sergio Saviane, Raffaello Brignetti, Elio Filippo Accrocca, Bruno Barilli, Monica Vitti, Massimo Franciosa, Piero Turchetti, Franco Costabile...
Tu eri il più giovane e volentieri spesso ti accodavi arguto e curioso. Nell'angusta trattoria Cernaia dell'omonima via, dietro il Ministero delle Finanze, noi squattrinati ci mettevamo a tavola e a te toccava sempre il posto con le spalle alla porta d'ingresso con incastrata nel vetro una ventola che girava rumorosa per il cambio dell'aria. Soffrivi il freddo, t'imbacuccavi e noi ti prendevamo in giro. Ma preziose erano le tue battute di spirito scambiate soprattutto con la Vitti e il Brignetti.
Fui tuo ospite in una serata televisiva di "Bontà loro" e ricordo l'abbraccio di Giovanni, affettuoso scimpanzé. Ricordo il mondo che non c'è più e le eccellenze presenti a Roma in quegli anni. Resta indimenticabile il tuo volto bonario e la tua umanità accorata, ironica e giocosa.
Manrico Murzi