La tristissima vicenda della brutale uccisione di Giulia Cecchettin ha commosso tutta l'Italia, ma non è purtroppo altro che la prosecuzione di una piaga, quella dei femminicidi, che in Italia sono una realtà devastante, dalla frequenza quasi giornaliera. Così purtroppo in tutto il mondo, cosa che non è certo motivo di consolazione. Nel caso di Giulia, quello che ha attirato particolarmente l'attenzione dell'opinione pubblica, è stata la sparizione dei due ex-fidanzati per vari giorni, con l'attesa del prevedibile, tristissimo esito. Ora Giulia non c'è più ma rimane il grande dolore delle due famiglie, una per la perdita avvenuta in modo crudele ed efferato della figlia, l'altra perchè un delitto feroce e crudele, l'ha commesso un figlio. Queste due situazioni di dolore, molto probabilmente, dureranno per sempre, per tutta la vita dei genitori.
Si chiede quindi una legge in merito, perchè “sia l'ultima, perchè questi casi non succedano più” . Ma chi ha commesso il feroce omicidio non ha, solo e semplicemente, una cultura maschilista. Ha – purtroppo- qualcosa in più : è un feroce delinquente, come ce ne sono tanti, ed uno Stato efficiente e veramente dalla parte dei cittadini ha l'obbligo di fare tutto il possibile perchè i casi di delinquenza siano combattuti al massimo.
C'è una discreta violenza sotto il cielo italiano. E forse è così in tutta l' Europa e in tutto il mondo. Qualche freddo, dato numerico. Nel 2022 e 2021, per citare anni recenti, gli omicidi sono stati poco più di 300 all' anno, per vendetta, per sporchi interessi, per una malintesa passione amorosa. Anche in questi giorni gli assassini di donne sono quasi all' ordine del giorno. Gli atti di “semplice violenza”, poi, quelli non si contano. Pensiamo anche a quanta gente si introduce nelle abitazioni a rubare: un numero impressionante. Ed anche in questo caso, quante le persone che hanno subito un forte turbamento psicologico (la paura di lasciare casa) che, forse, durerà anni?
Si parla di introdurre, a scuola, lezioni di affettività o come altro vogliamo chiamarle. Tutto può servire e sarà importante che l' attenzione al problema non venga mai meno. Le leggi servono, l'educazione sentimentale servirà anch' essa. Tutto comincia in famiglia poi è importante che , nell' ambito delle mura scolastiche, si diffondano e si applichino, giorno dopo giorno, le normali regole di rispetto della regola di convivenza. Già alla scuola materna( da tre a sei anni), questo di fatto avviene, o comunque deve avvenire. Rispetto della fila, delle precedenze, rispetto degli altri bambini evitando atti di prepotenza, già questo è l'inizio dell' educazione di ogni persona. La scuola italiana, fino ad oggi, è certamente un esempio di “efficienza democratica” ma non sempre. Il 9 in condotta, mentre si sarebbe dovuto dare 2 al massimo e bocciare con ignominia studenti di prepotenza inaudita, così come tanti episodi di bullismo contro insegnanti, non sono cose da approvare.
Un'ultima considerazione: l'omicida di Giulia dovrebbe pagare molto, anzi moltissimo, anzi di più. Ma c'è una cultura buonista che non va bene. Siamo sicuri che tra dieci o quindici anni non si comincerà a provare comprensione per questo delinquente?
Guido Retali