Chiediamo allo scrittore e traduttore Angelo Airò Farulla, autore assieme ad Elena Fatichenti di "TAGLIENTE ESILIO, Vita Segreta di GONNI", un anticipo su quanto dirà di nuovo stasera, giovedi 15 Marzo alle ore 17,30, alla Gran Guardia, in occasione della nuova presentazione della sua opera.
Della vita segreta di Iginio Gonich, così si può dire di nuovo, rispetto alla prima presentazione del settembre scorso? (leggi QUI)
Si può meglio sottolineare una parte dell'opera pittorica di Gonni che nel libro è accennata ma che merita una riflessione più accurata, cosa di cui mi sono reso conto dopo aver scritto il libro.
E cioè l'originalità delle opere del secondo dopoguerra, uno stile del tutto particolare nel quale si mescolano scientemente figurativo e astratto.
Che ricordo personale hai di Gonni?
Un personaggio originale e socievole visto con gli occhi curiosi di un bimbetto di 10 anni, curiosità che poi col tempo e la maturità è diventata studio.
La lunga ricerca documentale alla base del libro, fatta insieme ad Elena Fatichenti, e quella orale dei ricordi di chi l'ha conosciuto bene, ad esempio di Luciano Regoli, toglie Gonni dal Mito ma lo rimette nella Storia?
Che un mito popolare esista, anche all'Elba, è dimostrato dal fatto che ne parlano oggi persone di generazioni successive; diciamo che il libro, basato appunto su materiale documentale, definisce meglio il contorno reale di un artista che coniugava arte estetica e arte di vivere.
L'appuntamento, che si focalizzerà appunto sul percorso artistico di Gonni, con commenti e analisi delle più importanti opere grafiche e pittoriche,
è curato da MardiLibri, in collaborazione con Circolo degli Artisti e Proloco.
CR